Napoli – Retribuzioni bloccate del personale scolastico, un’anomalia tutta italiana. Secondo il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, oggi a Napoli per l’assemblea generale della Rsu della Uil scuola, “l’Italia è l’unico Paese in Europa in cui le retribuzioni di tutto il personale scolastico sono ancora bloccate”.
“E’ bene che il Governo si sbrighi a fare il contratto per riconoscere agli insegnanti e a tutti gli addetti del settore il valore del loro lavoro. Vogliamo una scuola pubblica che sia in grado di far emergere tutte le capacità dei nostri giovani e di generare un rapporto vero con il mondo del lavoro. In Italia, purtroppo, mancano alcune professionalità e così migliaia di posti di lavoro non vengono coperti. Lasciare che i nostri giovani vadano via sarebbe un vero suicidio per la nostra economia. La scuola deve essere in grado di dare risposte anche a questo problema”.
Sulla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, invece, Barbagallo è più determinato: “Non si può andare in pensione a 70 anni. Ecco perché ci stiamo battendo per la flessibilità in uscita e per congelare lo scatto automatico legato all’aspettativa di vita”.