Home Napoli Cronaca Napoli Ucciso in strada, Casalnuovo piange Simone: “Non si può morire così”

Ucciso in strada, Casalnuovo piange Simone: “Non si può morire così”

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Napoli – “Non si può morire così. Una mamma”. E’ il messaggio lasciato sul luogo dell’incidente dove è stato ferito a morte Simone Frascogna, deceduto dopo essere stato accoltellato nel corso di una lite martedì sera a Casalnuovo (Napoli). L’episodio si è verificato poco dopo le 22 lungo il Corso Umberto. Il 19enne si trovava in compagnia di un amico di 18 anni, ed erano a bordo di un’auto quando sarebbero stati affiancati da un’altra vettura con a bordo più coetanei. Poco dopo è nata una lite culminata con l’accoltellamento del 19enne e dell’amico. La vittima è deceduta poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Mentre il secondo è stato assistito dai medici e giudicato guaribile in 15 giorni. Non sono ancora chiari i motivi del litigio. Le indagini sono affidate ai carabinieri.

“Li prenderemo. Sono sicuro che li prenderemo. Le forze dell’ordine sono già sulle tracce degli assassini di Simone e le telecamere del comune hanno ripreso gli assalitori e la loro auto. Ma non si può morire quando si ha ancora tutta la vita avanti. Non si può immaginare un mondo in cui il proprio figlio esce e non torna più a casa. Non si può. Oggi la città vive una delle giornate più tristi della propria storia”, dice il sindaco di Casalnuovo sindaco Massimo Pelliccia.

Molti i messaggi di cordoglio per ricordare Simone, descritto da tutti come un ragazzo buono, grande appassionato di sport e delle arti marziali in particolare come scrive il titolare della palestra dove il ragazzo si allenava: “Mancherà sul Tatami il tuo sorriso, la tua educazione, il tuo saper aiutare i compagni, la tua voglia di vivere…. non mancherà il tuo ricordo quando saliremo sul nostro Tatami. Ciao Simone, forse stasera avremmo dovuto essere altrove…… Asd Charles Gym si unisce al dolore della Famiglia per la perdita dell’ atleta Simone Frascogna”. 

“L’educazione e la bontà di quel ragazzo come tutti gli altri, spero che possa avere giustizia e che l’artefice di questo atto inaccettabile possa prendere 30 anni e marcire in galera”, scrive un amico di Simone. Non si può morire a 19 anni e poi per cosa? Per il nulla. Possiamo esprimere tutte le nostre opinioni, la nostra rabbia, ma niente ci restituirà questa giovane vita”.

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