Turista stuprata in hotel, scatta la rivolta delle donne di Sorrento

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Sorrento  (Na) – Dopo l’orrore è il giorno dell’orgoglio e dei diritti rivendicati. Hanno detto basta, e dopo un giro di telefonate, alcune donne della Penisola sorrentina hanno dato mandato all’avvocato Elena Coccia, consigliere comunale a Napoli, per costituirsi parte civile nel futuro eventuale processo in quanto donne offese dalla brutalità dei cinque giovani ex impiegati che in un albergo di Meta nell’ottobre del 2016 avrebbero abusato sessualmente di una turista inglese.

«Ci sentiamo offese come donne. Basta violenza, basta omertà», dicono. Al gruppo si sono affiancate, per appoggiare e sottoscrivere il mandato, le ragazze del Collettivo Studentesco della Penisola sorrentina, le donne dell’Associazione culturale Sfumature in Equilibrio di Meta, l’Arcigay di Napoli e alcune donne del gruppo Penisola Sorrentina Sicura. Si sono dette interessate, e ne discuteranno domani in riunione, le componenti della Pari Opportunità del Comune di Vico Equense. Nino Lauro, responsabile del gruppo Penisola Sorrentina Sicura chiederà a breve il permesso per un flash mob che si terrà domenica prossima nella cattedrale di Sorrento, nella zona pedonale del corso Italia, per dimostrare solidarietà alla malcapitata turista.
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