Napoli – E’ ormai guerra accesa tra le sigle sindacali e l’Anm. L’Azienda Napoletana Mobilità resta al centro delle polemiche, anche durante l’emergenza coronavirus. Solo ieri, infatti, è entrato in vigore il piano trasporti riguardante l’esito del bando sul sub-affidamento di servizi aggiuntivi ad operatori turistici (privati) vinto dalla società di trasporto Leoncino Viaggi. Un piano aziendale volto a potenziare l’offerta di servizio con due linea appositamente dedicate come la 606 che collega Scampia-Don Bosco e Piazza Garibaldi e la linea 680 che da Secondigliano arriva a piazzale Tecchio.
Una notizia, ufficializzata lo scorso 5 gennaio, che ha mandato su tutte le furie dipendenti e parti sociali, su più fronti.
Su tutti restano accese le polemiche per il mancato rinnovo di contratto – scaduto a fine novembre – a 40 autisti interinali, mandati in cassa integrazione frettolosamente a causa dell’emergenza Covid.
“E’ incredibile che l’Anm metta in cassa integrazione i lavoratori, congeli 40 autisti interinali, riduca il servizio del 20% e poi fa degli appalti per servizi privati” spiega Marco Sansone, dal Coordinamento regionale Campania USB.
Ma montano anche le polemiche sullo stato in cui sono costretti a lavorare gli autisti delle nuove linee “private”.
“Quello che non tutti sanno – chiarisce Sansone – è che i colleghi della LEONCINO VIAGGI guidano per 14 ore consecutive al giorno per 60 euro! Un qualcosa di spaventoso dal punto di vista della sicurezza stradale per i cittadini e per i lavoratori stessi! Oltre che disumano sul piano morale”.
Ecco perché questa mattina le sigle sindacali si sono recate a Piazzale Tecchio per seguire la linea sperimentale 680 e parlare con i colleghi che sono costretti a lavorare a cottimo per ben 14 ore di fila.
“Siamo pronti a denunciare all’Ispettorato del Lavoro questo schifo – ha tuonato il sindacalista – “privato” con la complicità di un’Azienda “pubblica“.