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Lunedì d’inferno per la Linea 1 del metrò: ingresso chiuso a “Garibaldi”, appiedati centinaia di utenti

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Napoli – Inizio di settimana infernale per gli utenti del trasporto pubblico locale di Napoli. A innescare l’ennesima giornata di passione la sempre più problematica linea 1 della metropolitana. Da stamattina centinaia di cittadini e turisti sono assiepati davanti l’ingresso dello scalo di piazza Garibaldi in attesa di poter raggiungere i treni. L’Anm, almeno per il momento, non ha fornito alcuna spiegazione ufficiale in merito ai motivi della chiusura dell’ingresso della stazione, ma con tutta probabilità si tratta della solita misura preventiva, finalizzata a evitare il sovraffollamento delle banchine sottostanti.      
 
Intanto il sindacato Usb lancia un nuovo attacco ad alzo zero nei confronti dell’azienda di via Marino e di Palazzo San Giacomo: “Questa mattina sarà presentato in pompa magna dal Comune di Napoli e dall’Anm il progetto “linea sicura”. Una quindicina di agenti della polizia locale che, divisi su due turni da sette unità ciascuno, affiancheranno i controllori Anm durante la verifica dei titoli di viaggio. “Probabilmente il progetto si sarebbe dovuto chiamare “multa sicura”. Difatti l’esiguo numero di agenti impegnati in modo volontario, pagato a straordinario da Anm, non potrà mai garantire una copertura adeguata sulle linee e nelle stazioni. Gli orari maggiormente a rischio, sera e notte, non saranno coperti, come non saranno verbalizzate le auto che occupano in modo illegale le fermate dei bus”.
 
Misura che l’Usb ritiene del tutto inadeguate a risolvere il problema: “Per garantire concretamente la sicurezza a bordo dei mezzi pubblici c’è bisogno di risorse e non di fumo negli occhi. Bisogna riconvertire il personale inidoneo alla guida in biglietti e rimetterli a bordo dei mezzi con qualifica di pubblico ufficiale, dotare i bus di cabine antiaggressione, garantire il funzionamento dei sistemi di sicurezza a bordo. I cittadini, ancor prima della “linea sicura” preferirebbero avere “fermate sicure” progettate a norma, prive di auto parcheggiate e rischi per la propria incolumità, adeguatamente illuminate. E, non ultimo, la certezza di trovare le stazioni aperte e i servizi funzionanti durante l’intero arco di esercizio o l’orario alle fermate del passaggio dei bus”.
 
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