Napoli – “63 a’ sposa”. Andrea urla con tutto il fiato che ha in gola il numero estratto dal panariello. Deve riuscire a sentirlo pure la signora di fronte e quella al piano di sotto. Tombola dai balconi: è la Napoli che non smette mai di sorprenderti, quella che combatte la paura in tempi di Coronavirus con la tradizione e i sorrisi.
“Faccio il tassista – spiega Andrea che nei giorni scorsi è andato anche a donare il sangue –, potrei lavorare. Ma per tutelare la mia famiglia in questo momento così delicato ho deciso di restare a casa”. Una scelta di responsabilità che si trasforma per tutti i suoi vicini in ore di risate e spensieratezza. La fantasia napoletana non si ferma qui, infatti. Per i prossimi giorni Andrea ha organizzato anche altri giochi, come “Nomi, cose e città”, da fare tutti insieme, muniti di carta e penna, sempre ai balconi. Così il silenzio spettrale che da giorni avvolge la città viene spazzato via per qualche momento dalla genialità partenopea e al posto dell’angoscia si respira solo un grande senso di comunità. E la ‘paura‘ fa novanta soltanto sulla tombola.