Napoli – “Con l’abusivismo non si scherza, altrimenti queste sono le conseguenze”. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex magistrato Aldo De Chiara, Procuratore aggiunto di Napoli fra il 2007 e il 2012 e coordinatore della sezione tutela del territorio, spiega che Ischia “è gravata da una serie di vincoli e tutte le costruzioni degli ultimi anni sono in gran parte fuori legge. Entro i 500 metri dal mare c’è un vincolo di inedificabilità assoluta”. Una scossa modesta ha fatto tanti danni “per ciò che abbiamo detto in questi anni e che è emerso dalle indagini. In molti casi è stato accertato che viene utilizzato cemento impoverito. E noi avevamo lanciato l’allarme sul rischio di crolli anche in caso di scosse non particolarmente forti. Purtroppo quello che denunciavamo è successo ieri sera”, afferma De Chiara. “Il dibattito sull’abusivismo e’ viziato dalla necessita’ di incoraggiare la ripresa edificatoria. Capita, per esempio, che le regioni varino provvedimenti per il riuso dei sottotetti. Ma la trasformazione in mansarda spesso avviene a discapito della sicurezza”, dice De Chiara. “Più in generale, il fenomeno è tollerato dalla politica per motivi clientelari”. Inoltre “accertato un illecito bisognerebbe demolire, ma se queste misure non le dispone la magistratura non si fanno. E anche quando c’è una sentenza – rileva – sono difficili da attuare. Le ruspe si possono attivare solo se arriva il finanziamento e l’unico abilitato a chiederlo è il Comune. Se c’è un sindaco che si muove, come a Licata, viene pure sfiduciato”.
Terremoto a Ischia, il pm: “Conseguenza dell’abusivismo” (VIDEO)
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