“E’ inammissibile sbagliare così la magnitudo, la direzione del sisma, l’epicentro, e soprattutto la profondità focale del sisma con un margine di errore così ampio”. Queste sono le parole dell’ex presidente dell’Ingv Enzo Boschi a proposito dei dati “ballerini” forniti dal Centro Nazionale Terremoti (Ingv). I dettagli definitivi sono arrivati solo 4 giorni dopo il sisma, per intenderci, persino dopo i funerali delle due donne rimaste vittima dei crolli. Venti minuti dopo la scossa il centro di ricerca ha dato la sua prima stima: magnitudo 3.6, epicentro a 10 km di profondità nel mare di Forio. Dopo la mezzanotte si sono corretti: magnitudo 4.0, ipocentro a 5 chilometri di profondità e un epicentro sempre a mare ma stavolta a 3 chilometri circa dalla costa Nord. Ieri il dato definitivo: magnitudo 4.0, epicentro a 1 km e 730 metri di profondità su via Santa Barbara, a Casamicciola.
“Chi ha un minimo di competenza sulla sismicità di Ischia – attacca Enzo Boschi – sa bene che lì si sono verificati in passato terremoti poco profondi a breve distanza da Casamicciola. E’ solo una questione di stupidità e ignoranza. Era meglio dire: ‘scusate, abbiamo sbagliato'”.
Un errore non da poco visto il “fuggi fuggi” dei turisti dall’isola. “Se si fosse detto da subito – continua Boschi – che l’epicentro del terremoto era circoscritto a una piccola porzione di Casamicciola, proprio com’era intuibile soltanto guardando la tv, migliaia di turisti non avrebbero lasciato Ischia in preda al panico”.
I ricercatori del Cnr, invece, a seguito della misurazione dei movimenti permanenti del suolo originati durante il terremoto, sono riusciti a stabilire che il terremoto a Ischia ha spostato il suolo, facendo registrare un abbassamento di 4 centimetri nell’area a ridosso di Casamicciola.
Intanto, sono circa mille le persone assistite dalla Protezione Civile: 740 sono i cittadini di Casamicciola mentre per il Comune di Lacco Ameno, gli assistiti sono 225. A questi vanno aggiunti tutti gli altri cittadini che, non potendo rimanere nelle proprie case perché inagibili o in attesa delle verifiche, hanno trovato autonomamente una sistemazione.
Nel frattempo, però, continuano i sopralluoghi. Stamattina, proprio a Casamicciola, è arrivato in elicottero il comandante generale dei carabinieri Tullio del Sette che ha fatto un’ispezione dei luoghi colpiti dal sisma. Secondo la protezione civile, invece, sugli edifici dell’isola sono complessivamente 142 i sopralluoghi effettuati oltre alle 15 verifiche sulle scuole, su 4 edifici pubblici, su 2 istituti di cura e 35 sugli alberghi. Secondo i dati comunicati dai due Comuni, al momento, al centro operativo comunale di Casamicciola sono pervenute da parte dei cittadini circa mille richieste di sopralluogo agli edifici privati, mentre a quello di Lacco Ameno le domande sono circa 620.
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