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Napoli – Numeri da brividi, che raccontano un’emergenze che non accenna ancora minimamente a rientrare. Tremilatrecento sfollati, 1.200 domande di ricostruzione, 323 persone alloggiate in hotel, 1.900 abitazioni da ricostruire ex novo, sette chiese chiuse, 65 attività commerciali inagibili, 600 posti di lavoro persi, calo del 35 per cento delle presenze di turisti rispetto la stagione scorsa. Sono solo alcuni dei dati sulla situazione post-terremoto a Ischia diffusi oggi dal senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale campano di Forza Italia.
La protesta di Forza Italia campana arriva in seguito all’esclusione dei tre comuni isolani colpiti dal terremoto dello scorso 21 agosto (Lacco Ameno, Casamicciola e Forio) dalle misure emergenziali riservate dal Governo ai comuni dell’Italia centrale colpiti dal terremoto nel 2016. Una decisione che il senatore De Siano stigmatizza con parole di fuoco: «Volevamo favorire la ricostruzione in un territorio complicato dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, invece il Governo e la maggioranza che lo sostiene hanno trattato le tragedia dei cittadini di Ischia come un sisma minore. È vergognoso che si utilizzino le sofferenze delle persone per ottenere consenso. Non è giusto che i campani al Governo dimentichino le promesse e le intese fatte prima e dopo il 4 marzo. Anche per questo ci appelleremo al presidente della Repubblica». «È come sempre una questione di diritti, non vogliamo qualcosa in più, ma solo ciò che viene riconosciuto a tutti gli altri cittadini d’Italia. L’esclusione degli emendamenti “salva-Ischia” rappresenta una vicenda gravissima e conferma l’inesistente attenzione del governo gialloverde alle questioni che riguardano il Sud e la Campania», ragiona invece Paolo Russo, coordinatore Fi per la Città Metropolitana di Napoli. Oltre alla richiesta di intervento del Capo dello Stato, obiettivo dei parlamentari azzurri campani è quello di far inserire misure dedicate nella prossima legge di Stabilità.