Napoli – Terremoto al vertice dell’Anm Napoli. Ciro Maglione lascia a sorpresa dopo pochi mesi l’incarico di amministratore dell’azienda di trasporto pubblico di proprietà del Comune. Ancora non del tutto chiare le ragioni del passo indietro. Il manager, però, non appena si è diffusa la notizia ha subito diramato una lettera di ringraziamento rivolta al sindaco Luigi de Magistris: «Il concordato preventivo in continuità – assicura – oggi vede tutti gli organi della procedura nel pieno delle loro funzioni e quindi si è aperta una nuova fase della vita dell’azienda che porterà a costruire nuovi scenari e conseguenti azioni. Alla luce di questa nuova fase , e sempre in linea con l’indirizzo dell’azionista Comune di Napoli, ho ritenuto di rimettere il mandato affinché il sindaco possa adottare tutti i provvedimenti necessari e utili, nell’interesse dell’Azienda e del trasporto pubblico della città». Insomma, nessuna rottura con il primo cittadino: «Voglio ringraziare il sindaco per la fiducia accordata – precisa Maglione – e quanti mi hanno aiutato nel compito di mettere in sicurezza l’azienda nel momento più difficile della sua storia. In questi otto mesi di lavoro incessante abbiamo realizzato una radicale riorganizzazione delle risorse umane, l’efficientamento dei processi produttivi e una netta riduzione della perdita mensile, passata da 2,5 milioni di euro del 2016 a 800 mila al 31 gennaio».
Tutto bene, quindi? Non proprio. E i primi dubbi arrivano proprio dalla maggioranza in consiglio comunale. Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità, non fa mistero delle proprie perplessità: «Non condivido la decisione di Maglione di dimettersi e sono in attesa di parlare con il sindaco per capirne modalità e motivazioni. Per dimettersi – aggiunge Simeone – è il momento sbagliato. Non dobbiamo dimenticare che l’Anm è in regime di concordato preventivo e che il Comune ha gravi difficoltà economiche. Nonostante ciò Maglione ha raggiunto dei risultati e non bisogna dimenticare che il salvataggio dell’azione dipende non solo dal suo amministratore ma anche dagli altri soggetti coinvolti. Questa situazione rischia di mettere ancora più in ansia i lavoratori Anm». Parole di fuoco arrivano invece dall’opposizione. Mara Carfagna, consigliere comunale e parlamentare in quota Forza Italia, stigmatizza duramente la gestione di questa fase: «Siamo davanti all’ennesimo pasticcio dell’amministrazione de Magistris. Via anche Maglione a distanza di soli otto mesi dalla nomina e dopo una lunga serie di dimissioni che hanno riguardato le partecipate comunali. Cambiano i manager, ma i conti delle aziende restano in rosso perché le incapacità e le inefficienze riguardano evidentemente il livello politico e cioè il sindaco e i suoi assessori. La giunta comunale, infatti, non perde il vizio di unire società in attivo come Metronapoli con società in perdita come Anm. Una strategia che non ha premiato e che serve solo a nascondere la polvere sotto il tappeto creando inevitabilmente più confusione».