Napoli – “I problemi a Napoli non sono riconducibili alla concorrenza sleale di Uber e tutte le altre applicazioni, è la città che è un vero e proprio delirio. Siamo una delle poche città in Europa a non avere una corsia preferenziale per i taxi, si fa carico e scarico merci a qualsiasi ora, ognuno parcheggia dove gli pare. Napoli è terra di nessuno“. Questo è lo sfogo di alcuni tassisti ai microfoni di Anteprima24 dopo lo sciopero di ieri durato dalle 8 del mattino fino alle 22.
Se per quanto riguarda città come Roma e Milano, però, la vera minaccia è rappresentata dalle piattaforme di “car sharing“, per Napoli non è il solo ostacolo. Il traffico, il caos della città e la mancanza di tutele verso la categoria sono le principali cause di protesta.
“L’obiettivo che il governo intende raggiungere – ha dichiarato il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini – è regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti e più adeguati alla domanda. È nostra intenzione perseguire questo obiettivo, superando le varie forme di abusivismo e regolamentando le piattaforme tecnologiche”.