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Il Tar boccia il Comune di Napoli: agnelli e capretti tornano nelle vetrine

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Napoli – Il Tar Campania affossa la Pasqua “vegan” lanciata dal Comune di Napoli a colpi di ordinanza. La quinta sezione della giustizia amministrativa, dando accoglimento all’istanza cautelare avanzata dall’Aicast in rappresentanza delle macellerie cittadine, ha sospeso l’efficacia dell’atto emanato la scorsa settimana da Palazzo San Giacomo. Questo vuol dire che, con buon pace degli animalisti, agnelli e capretti potranno tornare a essere esposti nei banconi e nelle vetrine fronte strada.

Lo stop all’ordinanza andrà adesso avanti almeno fino al prossimo 24 aprile, quindi abbondantemente dopo la fine delle festività pasquali, quando i giudici inizieranno la discussione in camera di consiglio. Nel ricorso presentato all’indomani della firma dell’ordinanza l’avvocato Antonio Messina, che assiste l’Aicast, aveva messo l’accento su due aspetti in particolare: «L’incompetenza del soggetto che ha emesso il provvedimento», vale a dire l’assessore comunale al Welfare Roberta Gaeta, in quanto i poteri straordinari sono per legge riservati soltanto al primo cittadino; e il fatto che «nell’ordinanza non ci fossero altri riferimenti normativi tali da legittimare l’intervento dell’assessore». Non solo, appena due giorni fa finanche la Regione aveva bacchettato il Comune chiedendo la revisione del provvedimento. E ora punto e a capo. Se ne riparla, ben che vada, alla prossima Pasqua.

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