Napoli – Mentre la città va incontro all’ennesima giornata all’insegna del traffico infernale, dentro al “palazzo” infuria lo scontro totale tra la giunta comunale e la Tangenziale Spa. Oggetto della contesa, neanche a dirlo, i lavori di messa in sicurezza del viadotto di Capodichino. I cantieri sono stati aperti ma la loro chiusura, inizialmente prevista in venti giorni, potrebbe richiedere più tempo del previsto. Una circostanza che non è affatto andata giù agli assessori Mario Calabrese e Alessandra Clemente, i quali senza mezzi termini denunciano: “Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto”.
È una dichiarazione a dir poco di fuoco quella messa nera su bianco nell’informativa che ieri sera è partita da Palazzo San Giacomo. Nel documento indirizzato all’amministratore delegato della Tangenziale Spa, Riccardo Rigacci, gli assessori Calabrese e Clemente, titolari rispettivamente delle deleghe alle Infrastrutture e al Patrimonio, affermano: “Si è appreso soltanto dagli organi di stampa delle limitazioni alla circolazione sul viadotto Capodichino per l’esecuzione dei lavori. La mancata preventiva informazione, a differenza di quanto avvenuto in passato, ha impedito al Comune la predisposizione di efficaci misure informative e la segnalazione di percorsi alternativi, con conseguenti gravi disagi per la mobilità cittadina”.
Sul punto, i due esponenti della giunta de Magistris vogliono però vederci chiaro e per questo motivo hanno convocato per oggi pomeriggio una riunione ad hoc negli uffici di Palazzo San Giacomo. Intanto, appena ieri sera, il primo cittadino aveva invitato il presidente della Tangenziale di Napoli Spa, Paolo Cirino Pomicino, “a non fare politica, mettendo invece a lavorare il quintuplo degli uomini così da finire i lavori nel giro di tre-quattro giorni in modo da ridurre i disagi per i napoletani”.