Spari in strada a Napoli. È accaduto intorno alle 7,50 in via Sorrento, nel rione Villa, quartiere San Giovanni a Teduccio, dove da tempo sono in atto contrasti fra il clan. Una “volante” della polizia è intervenuta e la Scientifica ha trovato sul posto 10 bossoli e 1 ogiva. Danneggiate 5 auto in sosta. È la quarantasettesima “stesa” dall’inizio dell’anno a Napoli e la metà di queste sono state compiute proprio a San Giovanni a Teduccio, nel zona orientale della città. In particolare viene presa di mira via Sorrento perché in quella strada ci abita un boss del clan Mazzarella che da sempre è in lotta con i Rinaldi e i Reale per il controllo degli affari criminali della zona, legati ai traffici di sostanze stupefacenti innanzitutto, ma anche alle estorsioni. La “stesa”, così chiamata perché nell’intento di chi fa fuoco l’obiettivo è far distendere dalla paura i nemici, è avvenuta in via Sorrento, nei pressi dell’abitazione di un pregiudicato più volte finito nel mirino dei pistoleri. In particolare contro di lui sono state organizzate ben quattro spedizioni punitive. In una, quella del pomeriggio del 31 dicembre, fu ferito per errore un ragazzino di 12 anni affacciato alla finestra di casa. Non si esclude che la sparatoria di San Giovanni a Teduccio sia collegata a quella di Forcella per una serie di accordi tra clan, dove è stata ferita una donna ad una gamba lunedì notte. In particolare i Rinaldi e Giuliano contro i Mazzarella da sempre in combutta per la spartizione del territorio sia del centro città, sia della zona Orientale.