A Napoli dopo la morte Maradona con una delibera proposta dal sindaco Luigi de Magistris, dall’assessore alla toponomastica Alessandra Clemente e firmata da tutta la Giunta Comunale, il San Paolo si chiamerà stadio “Diego Armando Maradona”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Ciro Borriello, Assessore allo Sport del Comune di Napoli che ha spiegato: “Prossimi passi per l’ufficialità dello stadio Diego Armando Maradona? Formalmente è già intitolato a lui, con l’ok del Prefetto è già tutto fatto. Ci sarà un passaggio legato a questioni amministrative ma in effetti è già cambiato il nome dello stadio. Stiamo pensando a un’insegna ma il fatto è che noi vorremmo fare un’inaugurazione degna del nome di Maradona. C’è un bel programma ma dobbiamo necessariamente aspettare che la pandemia si calmi”.
Museo Maradona – “L’incontro di sabato è stato molto cordiale, ci siamo dati un programma delle attività da fare per individuare alcuni spazi. Tutto ciò si può fare perché abbiamo una convenzione con il calcio Napoli che permette di concedere spazi alla società, dobbiamo vedere a livello strutturale. Ci sarà un tempo per valutare e poi si valuterà al progetto. Sui contenuti e su altri bisognerà lavorarci, sarà una sorta di museo del calcio Napoli e di Maradona. Potrà essere una fonte di reddito, lavoreremo a questa idea”.
Poi concluse sullo stadio: “Le targhe dello stadio saranno in questa fase provvisorie, però dovremo farle perché andrà denominato lo stadio. Mi auguro che tutto avvenga in maniera velocissima. Speriamo di farcela per Napoli-Sampdoria ma tutti i provvedimenti saranno definitivi in Primavera. Dobbiamo fare un appello agli appassionati: non bisogna lasciare più ricordi per Maradona, abbiamo anche delle esigenze di ordine pubblico. Tutto il materiale è stato conservato e lo valorizzeremo, potremmo inserirli nel museo dedicato alla società. Abbiamo comunque altre idee, come Comune. La statua di Maradona? Ci sono tantissime richieste e proposte, dobbiamo lavorarci. Non ci aspettavamo questo enorme amore della città”.