Napoli – Quando stamattina la signora Carla, che abita in un basso dei Quartieri Spagnoli, nella busta della spesa insieme alla pasta e all’olio ci ha trovato anche un po’ di pesce non è riuscita a trattenere una piccola lacrima. Mariano e gli altri volontari dell’associazione Tabita Onlus le hanno fatto una battuta scherzosa per farla sorridere e toglierla dall’imbarazzo. Poi in sella ai motorini sono ripartiti verso il Museo. Qui abita Rosaria, lasciata dal marito, senza alcun sussidi, con due figli. E che oggi ai suoi bambini potrà cucinare anche le alici fritte. E’ il cuore grande di Napoli che non si ferma mai, in sella a due ruote. E che ad un nemico senza volto risponde con la solidarietà di chi ci mette faccia e braccia.
I pescivendoli del mercato di Volla donano all’associazione con sede nei Quartieri Spagnoli ben 170 chili di pesce che sono diventati 160 buste della spesa per le famiglie in difficoltà. “Vorremmo aiutare tutti. Sono tantissime le richieste che ci stanno arrivando ed oggi la commozione delle persone nel trovare anche il pesce ci ha emozionato. Passeranno un bel sabato con un buon pranzo ” dice Mariano tra una consegna e l’altra, dal centro storico all’Arenella, poi Fuorigrotta, fino a Ponticelli. Stamattina la sveglia all’alba per andare a prendere il pesce al mercato di Volla, poi appuntamento davanti alla pescheria ‘O gemello della famiglia Mattiucci, in vico Sant’Anna di Palazzo, nel cuore della Napoli storica, per pulire il pesce e sistemarlo nelle buste. Ben 50 chili di alici, altri 70 chili di pesce misto e 60 chili di cozze. Un risveglio speciale per decine e decine di famiglie napoletane “per cui la situazione, più passano i giorni – come spiegano anche i volontari – più diventa difficile”. Persone, come racconta anche il presidente dell’associazione, Domenico Pazzi, che per anni hanno lavorato a nero nel settore della ristorazione, tra bar, pasticcerie e pizzerie. “Per loro è una catastrofe – dice – non hanno cassa integrazione e vivono alla giornata, con poco o nulla da parte. In tanti provano anche vergogna a chiedere aiuto perciò cerchiamo di aiutarli con discrezione. I napoletani sono noti per la loro arte di arrangiarsi, ma ora non ci si riesce neanche più ad arrangiare”. Ma per fortuna resta l’arte della solidarietà che nella Napoli dal cuore immenso, non si ferma mai.
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