Napoli – Nel giorno in cui si è ufficializzato il matrimonio tra Catello Maresca e i partiti del centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative di Napoli, è il centrosinistra a spiegarne il motivo.
La corsa per Palazzo San Giacomo, infatti, stando al sondaggio EMG e divulgato nel tardo pomeriggio dallo staff di Gaetano Manfredi, era in pratica già segnata.
Al candidato sindaco del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle sarebbero mancati solamente 2 punti per raggiungere la metà più uno dei consensi dei napoletani per chiudere la partita delle elezioni già al primo turno.
Stando alla ricerca EMG Different commissionata dall’Osservatorio Emg, su un campione di 1200 napoletani interpellati tra il 16 e il 18 giugno, 2 settimane prima della conversione di Maresca al centrodestra quindi (la famosa intervista a ‘Il Giornale’ in cui l’ex pm della Dda per la prima volta ha sdoganato il suo credo conservatore è del 30 giugno) ha dato questi risultati:
Gaetano Manfredi, al 48%, staccava Maresca (ancora “civico”) di ben 19 punti, essendo pesato l’ex pm al 29%; Antonio Bassolino seguiva al 13%; Alessandra Clemente al 7% e Sergio D’Angelo chiudeva con l’1%.
La corsa di Maresca è iniziata ad handicap, quindi: EMG l’ha solo confermato allineandosi a tutti gli altri sondaggi che hanno avuto, infatti, un peso determinante per far cambiare completamente strategia al Sostituto Procuratore Generale. Il quale, ora, si aggrappa a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia per continuare a sognare di diventare sindaco di Napoli.