Trentadue anni senza Siani: al Pan il festival del giornalismo civile (VIDEO)

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Trentadue anni fa un cronista di 26 anni, “abusivo” al Mattino di Napoli, ritornava a casa a bordo della sua Mehari verde speranza.  Aveva posato il suo interesse sugli appalti pubblici per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto dell’Irpinia del 1980 e questo non era andato giù a qualcuno.

Furono almeno due gli assassini che gli spararono addosso. Fu colpito 10 volte in testa da due pistole Beretta 7.65mm: l’agguato avvenne alle 20.50 circa a pochi metri da casa sua, in Piazza Leonardo – Villa Majo all’Arenella. Oggi lì c’è un grande murales che ricorda Giancarlo Siani e la sua passione per la verità. Ci sono voluti 12 anni e tre pentiti per catturare i suoi assassini.

Quale luogo migliore se non il museo Pan, dov’è custodita la Mehari di Giancarlo Siani, per parlare di giornalismo e libertà di stampa? Dal 22 al 24 settembre al palazzo delle arti di Napoli si terrà “Imbavagliati”, festival del giornalismo indipendente.

Due le conferenze di oggi. “Muri veri e ideologici: l’America di Trump e muslim ban” è l’argomento che sarà trattato nell’incontro del 23 settembre alle 10 nella sala Pan, con l’intervento della giornalista iraniano-americana Negar Mortazavi, e le illustrazioni live di Riccardo Marassi. Modera Antonella Napoli, giornalista e analista di questioni internazionali.

“Muri d’acqua: i naufragi politici in Libia ed Egitto”, è il titolo della seconda conferenza del 23 settembre, che si terrà alle 11 nella sala Pan, con il giornalista Salah Zater (Libia) e la giornalista de “La Repubblica Napoli”, Ilaria Urbani. Modera Fouad Roueiha, responsabile per la Siria di “Osservatorio Iraq – Medio Oriente e Nord Africa” ed esponente del comitato “Kaled Bakrawi”.

“Siani per Ilaria Alpi”, il 23 settembre alle 18 nella sala Di Stefano, è l’appuntamento del Festival con il “Premio Siani”, la commemorazione in ricordo del giornalista napoletano de “Il Mattino” vittima della camorra, dalla scorsa edizione gemellata con “Imbavagliati”. Quest’anno l’incontro sarà dedicato a Ilaria Alpi, l’inviata del TG3 uccisa in Somalia 23 anni fa, a pochi passi dall’ambasciata italiana di Mogadisco, la cui morte attende ancora giustizia. In programma un dibattito con la partecipazione dei giornalisti Nello Trocchia, Sandro Ruotolo, Paolo Borrometi e Luciana Esposito. Interverranno Carlo Verna (giornalista Rai), Giuseppe Giulietti (presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana) e Claudio Silvestri (segretario del Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania

“Mai più soli!” (in che modo è cambiata, negli ultimi 10 anni, la narrazione audiovisiva dei fenomeni criminali), è il convegno che chiuderà, alle 20, nella sala Di Stefano, le iniziative dedicate al “Premio Siani” del 23 settembre. Parteciperanno il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti, Paolo Siani (fratello di Giancarlo), alla guida della Fondazione Polis della Regione Campania, e l’avvocato Domenico Ciruzzi(presidente della Fondazione Premio Napoli). L’incontro si aprirà con la proiezione, in anteprima nazionale, del trailer della pellicola/verità “Nato a Casal di Principe”, tratta dall’omonimo libro di Amedeo Letizia, per la regia di Bruno Oliviero, che prenderanno parte al dibattito con il protagonista Massimiliano Gallo. Dopo il debutto fuori concorso al Festival di Venezia, il film porterà sul grande schermo la storia del fratello di Amedeo, Paolo Letizia, ventunenne di buona famiglia di Casal di Principe, sparito il 18 settembre del 1989 in circostanze misteriose e mai più ritrovato. Il convegno analizzerà l’evoluzione dello storytelling della legalità sul piccolo e grande schermo.  

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