Napoli – Terremoto nella partecipata comunale Napoli Servizi, l’amministratore unico Andrea de Giacomo getta la spugna dopo l’ultima ondata di veleni e rassegna le proprie dimissioni irrevocabili. Il manager, a capo della società dall’aprile del 2017, ha comunicato la decisione ai vertici dell’amministrazione comunale nella serata di ieri.
De Giacomo, ex capo dei servizi cimiteriali cittadini, lascia dunque la guida della multiservice che si occupa di manutenzione del verde e dell’impiantistica, di gestione degli ausiliari scolastici, ma anche di servizi ambientali, pulizie, attività amministrative e gestione, dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. De Giacomo ha comunicato la peropria decisione con una lettera indirizzata al sindaco Luigi de Magistris, nella quale spiega a muso duro le ragioni del passo indietro: «Ho assunto – si legge nell’incipit – quest’incarico con entusiasmo e impegno. Ho dovuto dedicare tempo e risorse per ricostruire corrette relazioni all’interno dell’azienda con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali, che ho trovato in una situazione di forte tensione, ai limiti della rottura. E ho dovuto ricostruire il rapporto di fiducia tra la società e il socio (il Comune, ndr), logorato da contrasti non consoni al regime di house providing. Il socio unico Comune di Napoli è perfettamente consapevole che ho improntato i comportamenti gestionali e umani sempre e comunque alla massima attenzione e correttezza. E credo in questo senso di aver fatto il miodovere». Terminati i preamboli di rito, ecco che de Giacomo va dritto al nocciolo della questione: «Alcune questioni inerenti problematiche di bilancio ma non attinenti alla mia gestione hanno esposto la società a rilievi a volte anche soltanto formali da parte degli organi di controllo, in particolare dal Collegio sindacale della società. Non è certamente qui il caso di ricordare la storia dell’accaduto, che è poi culminata nella presentazione, da parte dello stesso Collegio sindacale, di un ricorso al Tribunale delle Imprese». Ed è qui che l’ormai ex manager lancia l’affondo: «Ma è certamente il caso di rammentare la modalità quasi clandestina della sua presentazione, nella assoluta ignoranza anche del socio, e i suoi contenuti, infondati punto per punto. Da tali contenuti dovrò difendermi personalmente, trovandoli ingiusti, scorretti, in alcuni punti addirittura infamanti; oltre tutto anche rappresentativi di un atteggiamento ostile nei confronti dello stesso socio unico». De Giacomo comunica quindi al primo cittadino di aver convocato per giovedì prossimo l’assemblea dei soci per la nomina del nuovo amministratore».
Le reazioni sindacali non si sono fatte attendere: «Continuare il percorso di consolidamento della Napoli Servizi, rigettando il tentativo di puntare al commissariamento della società», è quanto scrivono in una nota le Rsa e le segreterie territoriali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Ugl, Sll e Usb, commentando le dimissioni di Andrea de Giacomo, che per i sindacati rappresentano «la risposta a un attacco proditoriamente portato alla stabilità e al futuro dell’azienda dal Collegio dei sindaci revisori». Il dato di fatto è che ad oggi il futuro di Napoli Servizi e dei suoi 1.700 dipendenti resta ancora più incerto che mai.
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