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Sergio D’Angelo, la prima uscita nel nome del terzo polo civico

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Napoli – Martedì sera è stato impegnato in una riunione su Zoom assieme ai rappresentanti di altre liste civiche. Sergio D’Angelo, patron delle cooperative Gesco nonché ex assessore di De Magistris, si è ritrovato in collegamento online con “Azzurri per Napoli” di Stani Lanzotti; “Napoli Capitale” di Enzo Rivellini; “Fare Democratico” di De Mita e Romano. 

Sono state prove tecniche di terzo polo civico.

Con un messaggio lanciato forte e chiaro: se Catello Maresca da una parte e Gaetano Manfredi dall’altra tarderanno ancora a scendere ufficialmente in campo, i civici, coloro i quali non si sentono legati né al centrodestra né al centrosinistra, faranno da soli. Proponendo un inedito ticket per Palazzo San Giacomo: Riccardo Monti-Sergio D’Angelo, per l’appunto.

I partecipanti alla riunione di martedì si sono denominati la coalizione “del fare”, lontani e slegati dal teatrino della politica romana, concentrati sui problemi da affrontare e risolvere qui a Napoli. In primis quello del mega debito che lascia in eredità Luigi De Magistris. Il quale, con lo slittamento al 31 luglio del limite per l’approvazione del bilancio comunale, può solo respirare un altro pò e magari tirare a campare fino all’ultimo giorno della consiliatura. 

Ma tant’è. Proprio sui conti, D’Angelo oggi si è soffermato in una nota chiedendo “un’operazione verità”. Ma anche lanciando “un invito a superare schieramenti ideologici e contrasti politici in nome del bene di Napoli”.

A ben vedere, ha riproposto pari pari lo spirito con cui si è lasciato martedì sera con gli altri civici.

“Napoli deve essere tutelata come un bene comune di tutti – ha concluso D’Angelo – È per questo che chiedo a tutti i candidati sindaco per Napoli di sottoscrivere insieme un appello al Governo, affinché non la lasci sola. Deve intervenire tempestivamente e in maniera definitiva per risolvere la questione del debito, garantendo i diritti fondamentali dei cittadini”. 

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