Napoli -Scritte infamanti al Vomero contro il sindaco Luigi de Magistris, le indagini entrano nel vivo. La polizia locale ha infatti appena individuato alcune telecamere di videosorveglianza pubblica che avrebbero ripreso il raid messo a segno due giorni fa sui muri della Floridiana. Intanto sulla vicenda interviene proprio il primo cittadino, che senza tanti giri di parole parla di attacchi «infingardi e di stampo camorristico».
Durissimo dunque il commento dell’ex pm sulla vicenda: «Sono abituato – ricorda de Magistris – da quando facevo il magistrato e adesso il sindaco a subire attacchi di ogni tipo. Ci sono attacchi silenziosi e infingardi, ci sono le violenze istituzionali e ci sono anche le diffamazioni e gli attacchi di stampo camorristico come quelle che sono uscite». Il sindaco di Napoli prova comunque a vedere il raid sotto una luce “positiva”: «È il segno che stiamo andando nella direzione giusta. Quando si rompe un sistema, quando si persegue la giustizia e si riscattano territori, il sistema reagisce nelle forme più varie ma nessuno riuscirà a fermarci. Anzi, siamo una bella squadra compatta di gente che ama la città, che ha passione, ci mette la vita e la stragrande maggioranza delle persone di Napoli ha capito quanto lavoro ci stiamo mettendo».
Quanto al fronte investigativo, proprio in queste ore gli agenti della polizia locale diretti dal comandante Ciro Esposito hanno individuato alcune telecamere posizionate nei pressi della zona del raid intimidatorio. Le immagini sono già al vaglio dei vigili e della Digos e proprio da quei frame potrebbero presto arrivare alcune importanti novità. Gli occhi elettronici avrebbero infatti inquadrato alcune delle fasi dell’incursione “graffitara”. Gli autori del vile gesto, qualora i loro volti risultassero distinguibili nonostante le condizioni di scarsa luminosità, potrebbero a questo punto avere davvero le ore contate. Purtroppo c’è anche una cattiva notizia. Nel corso delle successive perlustrazioni eseguite al Vomero gli agenti della polizia locale hanno individuato delle altre scritte intimidatorie pure su alcuni muri di via Scarlatti. Le tremende offese sono state subito fotografate e rimosse.