Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro escono rafforzati entrambi, come nessuno poteva aspettarsi, dalle elezioni regionali di ieri in Emilia-Romagna e Calabria. Il governatore uscente e il suo sfidante in pectore, infatti, a questo punto diventano insostituibili per le rispettive coalizioni. Vediamo perché.
Il tracollo del M5s “blinda” la ricandidatura di De Luca alle prossime elezioni regionali. Se fino a ieri, infatti, qualcuno pensava che i grillini potessero essere determinanti per la vittoria, la disfatta arrivata sia in Emilia-Romagna che in Calabria, in due elezioni così diverse, ha reso indiscutibile la loro irrilevanza. Se il Pd cadesse nella trappola di sacrificare De Luca sull’altare di un’alleanza con il M5s, finirebbe per suicidarsi alle urne: le cinque liste con le quali il presidente uscente correrebbe da solo, infatti, molto probabilmente supererebbero il risultato dei grillini. Da oggi, il M5s non può fare altro che lavorare a un’intesa per le prossime regionali, sempre che De Luca non faccia un’altra riflessione: Bonaccini ha vinto senza i grillini, vale la pena percorrere la stessa strada.
Per quel che riguarda il centrodestra, la sconfitta leghista in Emilia-Romagna e la vittoria di Jole Santelli, di Forza Italia, in Calabria, “blindano” la candidatura di Caldoro, esponente forzista capace di unire riformisti, moderati e pezzi di elettorato centrista. La Lega in Calabria arriva dietro, seppur di poco, Forza Italia: il carroccio al Sud non sfonda, mentre addirittura la candidata della Lega in Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni, perde di larga misura contro il presidente uscente Stefano Bonaccini. Una candidatura leghista in Campania appare a questo punto improponibile, così come i veti e presunti veti del carroccio su Caldoro oggi cadono tutti. A Forza Italia spetta la candidatura alla presidenza della Campania, come stabilito dal tavolo nazionale del centrodestra, e oggi la Lega non ha più la forza di chiedere di rimettere tutto in discussione. Fratelli d’Italia, da parte sua, non ha mai detto “no” all’ex presidente, proposto da Silvio Berlusconi. Dopo che De Luca e Caldoro hanno ottenuto una vittoria a testa nei due precedenti confronti, è arrivata l’ora della “bella”.
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