Napoli – «Eravamo sotto choc, terrorizzati. Quando abbiamo visto quell’uomo a terra, ci siamo avvicinati e non dava segni di vita. Abbiamo avuto paura e ci siamo allontanati». Sono state queste le prime parole pronunciate dai quattro giovani di Casagiove, che domenica notte hanno travolto, e ucciso, il 50enne di via Consalvo Antonio Papolino.
La vittima, dipendente della partecipata comunale Napoli Servizi, si trovava alla guida del proprio scooter e stava rincasando transitando in via Caio Duilio. Poi, al momento di immettersi in via Consalvo, il terrificante impatto frontale con la Bmw Serie 3 proveniente a velocità sostenuta dalla Galleria Quattro Giornate. Per Papolino, nonostante il tempestivo intervento del 118, non c’è stato nulla da fare. La salma dell’uomo, su richiesta del pubblico ministero al quale è stato affidato il fascicolo, resta per il momento sotto sequestro in attesa che venga eseguita l’autopsia. Quanto al 26enne che si trovava alla guida della berlina tedesca, dovrebbe arrivare a breve il responso degli esami alcolici e tossicologici. L’ipotesi, infatti, è che il giovane della provincia di Caserta si fosse messo al volante nonostante la scarsa lucidità. Un dubbio che sembrerebbe trovare riscontro nel fatto che gli agenti della polizia locale del reparto Infortunistica stradale, diretto dal capitano Antonio Muriano, abbiano trovato all’interno dell’abitacolo un inquietante numero di bottiglie di alcolici già consumate.
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