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Scampia, residenti dicono no ai clan: piazza di spaccio diventa polmone verde

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Napoli – Rivoluzione a Scampia. L’ex piazza di spaccio controllata dal clan degli Scissionisti diventa un polmone verde attrezzato con aiuole, giochi per bambini e illuminazione hi-tech. Un riqualificazione radicale e resa possibile grazie all’impegno profuso da un piccolo gruppo di residenti di via Hugo Pratt che, stremati da anni di degrado, hanno deciso di rimboccarsi le maniche senza aspettare che le istituzioni locali si risvegliassero dal loro torpore. Ma adesso l’attesa è finita. Il nuovo Parco Corto Maltese sarà inaugurato lunedì mattina alle 9,30. All’evento prenderanno parte oltre venti scolaresche del quartiere nord di Napoli. Presente al taglio del nastro anche il Comune di Napoli, che ha contribuito con l’installazione dei nuovi fari. 

A rendere possibile questo piccolo miracolo sono stati gli attivisti dell’associazione “I pollici verdi di Scampia”, che ormai da sei anni si danno da fare, giorno dopo giorno e con risorse economiche pressoché nulle, per recuperare quel pezzo di quartiere e sottrarlo alla criminalità organizzata: «Ricordiamo bene – spiegano – quando prima qui c’era soltanto degrado. I motorini e le auto sfrecciavano senza sosta e noi non riuscivamo assolutamente a usufruire di questo spazio pubblico. Era a tutti gli effetti terra di nessuno. Un giorno abbiamo deciso di scendere da casa “armati” di scope e ci siamo rimboccati le maniche. Il risultato è che piano piano siamo riusciti ad allontanare quelle persone che avevano contribuito a creare quella situazione di degrado. Adesso dobbiamo solo risistemare l’ultima aiuola. Dopo di che sarà tutto pronto per l’inaugurazione di lunedì».

Mantenere in piena efficienza il parco, con risorse prossime allo zero, è però tutt’altro che semplice. Motivo per il quel i guai non sono ancora del tutto finito: «Abbiamo bisogno di comprare un nuovo trattorino, il primo l’abbiamo acquistato a spese nostre, pagando rate per anni, ma ormai è fuori uso. Chiediamo quindi una mano a chiunque abbia voglia di sostenere questo progetto. Anche un piccolo contributo rappresenta per noi tantissimo».

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