Sant’ Antimo (Na) – I carabinieri stanno indagando su quanto accaduto questa notte a Sant’Antimo, cittadina della provincia di Napoli. In due punti diversi dello stesso quartiere, sono esplose a distanza di tempo ravvicinata due bombe carta, danneggiando esercizi commerciali di cui sono titolari i parenti di un boss detenuto da qualche tempo.
Il primo ordigno artigianale è esploso in via Galilei davanti la saracinesca di una rivendita di detersivi, danneggiandola e infrangendo i vetri; il negozio è della cugina 45enne incensurata del capoclan. Il secondo è deflagrato davanti la porta di accesso a un bar in via Di Vittorio, angolo corso Unione Sovietica, intestato allo zio del boss 53enne e incensurato anche lui, che ha subito danni alla serranda, ai vetri e ai prodotti appoggiati dietro la serranda. Entrambi ai militari dell’Arma hanno riferito di non aver mai subito minacce.
“Lo scoppio dell’ennesimo ordigno, la scorsa notte, davanti ad un esercizio commerciale è l’indicatore di una preoccupante persistenza di un’attività criminale sul nostro territorio, che merita una risposta immediata da parte di società e istituzioni”. Queste la reazione del sindaco di sant’Antimo Aurelio Russo. “Ai commercianti santantimesi – dichiara il primo cittadino – va tutta la mia solidarietà e l’invito a non farsi imprigionare dalla morsa della camorra e del racket. Se la criminalità pensa di riportare Sant’Antimo agli anni del terrore, diffondendo la paura tra i cittadini, è fuori strada. Non lo consentiremo”.