Napoli – Le pistole della camorra tornano a infiammare il centro storico di Napoli. La prima stesa è stata registrata in piazzetta Materdei. I residenti hanno segnalato gli spari alla polizia, ma una prima ispezione, probabilmente per il buio, non aveva dato i risultati. Questa mattina, ulteriore controllo degli agenti e ritrovamento di 8 bossoli calibro 9 x 21. Sempre questa mattina, una nuova segnalazione è poi arrivata dai residenti di piazza Sanità, dove sono stati trovati e sequestrati bossoli anche in questo caso calibro 9 x 21. La piazza in questione, vale la pena ricordarlo, è la stessa in cui nel settembre 2015 venne ucciso, colpito da una pallottola vagante, l’innocente Genny Cesarano. Le indagini sul caso sono appena partite ma gli investigatori non escludono un collegamento tra i due episodi o che, addirittura, possa essere stata la stessa mano a far fuoco.
Rione Sanità, doppia stesa all’alba: il commando inquadrato da una telecamera
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Sono stati complessivamente sei i bossoli repertati alla Sanità rispetto ai due che erano stati in precedenza trovati in seguito alla stesa compiuta verso le 5,30 di questa mattina quando in strada c’erano già alcune persone. Il tragitto compiuto dagli autori del raid è stato ripreso dalle telecamere installate lungo il percorso fatto dal commando. In una delle immagini riprese dalle telecamere si vede un ragazzo del posto che, terrorizzato dall’imminente arrivo degli uomini armati in scooter, lancia a terra il proprio motorino trovando la fuga nei vicoli adiacenti alla piazza. Uno dei componenti del raid prende il motorino e lo porta via. Anche su quest’aspetto gli accertamenti investigativi sono ancora in corso. Non è chiaro infatti se si tratti di un tentativo di rapina andato a buon fine o se il gruppo di fuoco si sia imbattuto per caso nel malcapitato.
Le prime reazioni dal mondo della politica locale non si sono intanto fatte attendere: «Sul territorio è stato fatto un buon lavoro da parte delle forze dell’ordine ma adesso è importante presidiare quanto sottratto ai clan di camorra. Il pericolo è che altri gruppi criminali provenienti dai quartieri vicini possano cercare di prendere il posto di chi è stato allontanato dal quartiere. A Salvini dico “meno selfie e più lotta alla camorra ”. Ai criminali dico, “siete topi di fogna e come topi di fogna uscite di notte, bardati, correte sui motorini perché avete paura della maggior parte della città che, come diceva De Crescenzo, è “gente d’amore”, è il duro sfogo di Ivo Poggiani, presidente della Municipalità 3 Stella-San Carlo all’Arena.