Sangue infetto, venti anni dopo assolto Duilio Poggiolini

L'ex direttore generale del ministero della Sanità, Duilio Poggiolini, stamani si è presentato in aula a Firenze al processo sulla casa farmaceutica Menarini, ma non ha testimoniato. Alle poche domande del pm ha risposto con dei 'non ricordo'. Il giudice ha poi dichiarato "l'impossibilità di procedere all'esame del teste a causa della sua certificata incapacità fisica e mentale". Firenze, 9 febbraio 2015. ANSA
ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: < 1 minuto
Napoli – Duilio Poggiolini, l’ex direttore generale del ministero della Sanità, e altri otto imputati sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”, nel processo sulle morti di pazienti emofiliaci causate da virus contratti dopo trasfusioni di sangue infetto dopo venti anni dall’avvio dell’inchiesta. Erano accusati di omicidio colposo plurimo per la morte di otto persone, l’ultima deceduta nel 2011. Oltre a Poggiolini, imputati anche un ex infermiere e i dipendenti di un’azienda specializzata nella raccolta e il trasporto di sangue. L’avvocato Luigi Ferrante aveva chiesto l’assoluzione ritenendo che non ci fosse un nesso di causalita’ tra i decessi e il contagio. Anche il pubblico ministero Lucio Giugliano aveva chiesto l’assoluzione e a nulla sono valse le tesi delle parti civili, sostenute dagli avvocati Stefano Bertone ed Ermanno Zancla.
ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it