L’idea di candidare il direttore leghista del Tg2, Gennaro Sangiuliano, a presidente della Regione Campania, per il centrodestra, non è venuta a Matteo Salvini. La proposta nasce tutta qui in Campania, ed è opera di una delle fazioni del Carroccio locale, quella che fa capo a Vincenzo Nespoli e Giuseppina Castiello. Sono stati loro, e solo loro, a partorire e alimentare questa proposta, che sta facendo a pezzi il centrodestra, avvantaggiando il fronte del governatore uscente, Vincenzo De Luca. Salvini, certo, non ha detto di no, perché ha assolutamente bisogno di un candidato leghista in una grande regione del Sud, per dare una immagine realmente “nazionale” al suo partito. Non ha detto no, ma neanche è entusiasta, il leader della Lega, di perdere un fedelissimo come Sangiuliano alla guida del Tg2, scatenando una rissa per la successione.
Dunque, a quanto apprende Anteprima24, da fonti qualificate, è proprio Sangiuliano ad essersi innamorato di questa idea, spinto dal tandem Nespoli/Castiello su una strada pericolosissima: tra poco, è prevedibile, il M5s e il Pd inizieranno a chiedersi, a livello nazionale, se il direttore di un Tg della Rai può andare in giro a fare campagna elettorale (Sangiuliano sta presentando il suo libro, guarda caso, in compagnia di esponenti della Lega) restando al suo posto.
Nespoli e Castiello stanno facendo tutto ciò per sbarrare la strada a Stefano Caldoro, candidato di Forza Italia, partito al quale spetta, secondo gli accordi raggiunti a livello nazionale da Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, la candidatura in Campania per il centrodestra. Sangiuliano ci crede, in buona fede pensa anche di poter vincere, ma sottovaluta tragicamente lo stato politicamente comatoso del centrodestra in Campania, certificato ieri dal superflop alle suppletive per il Senato.
Salvini, però, scommettono ai piani alti della Lega, alla fine darà il suo via libera a Caldoro. Alla fine: quando sarà troppo tardi per ricomporre un centrodestra in frantumi e per tentare di riconquistare la Campania.