Napoli – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini sbarca a Napoli dopo le ultime stese di camorra e il sindaco Luigi de Magistris prova a smorzare i toni in vista dell’imminente faccia a faccia. Tra i due due non è mai corso buon sangue, ma l’ex pm stavolta sembra non avere intenzione di contribuire a scaldare ulteriormente gli animi. A una sola condizione, però: “Salvini porti fatti concreti, di annunci in questi anni ne abbiamo già sentiti a sufficienza”.
L’appuntamento è fissato per domani in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura. Un vertice importante per il sindaco Luigi de Magistris, perché «è la prima volta che c’è un incontro ufficiale e istituzionale tra la città e un ministro dell’Interno del governo M5S-Lega». Altri confronti tra il primo cittadino, leader del movimento arancione Dema, e il capo della Lega, sono stati infatti ‘botta e risposta’ a distanza anche dai toni accesi, e la presenza in città di Salvini nel marzo 2017, nel pieno dell’ultima campagna elettorale, scatenò cortei dei centri sociali e scontri tra questi e le forze dell’ordine. «Mi aspetto fatti e concretezza, e che non ci sia l’annuncio che il vento autunnale porta via», dice de Magistris. L’ex pm torna a sottolineare che la sicurezza «è materia quasi esclusivamente di competenza dello Stato e pertanto mi aspetto che il ministro ci dirà quante unità di forze di polizia invierà in città per coadiuvare le forze dell’ordine già presenti, in modo da prevenire episodi di violenza, come le stese e non solo, e per individuare rapidamente i responsabili di fatti criminali». A Salvini, inoltre, spiega il sindaco, chiederà anche «l’eliminazione o il forte ridimensionamento delle gabbie normative e dei vincoli finanziari che ci impediscono di garantire i servizi ai cittadini». Se arrivasse su questo fronte il via libera dell’Esecutivo, Napoli andrebbe incontro «all’assunzione di 150 poliziotti municipali che potremmo fare fare entro Natale. Credo che Salvini, persona che fa politica da tanti anni e avendo la Lega molti amministratori al Nord – aggiunge – sappia che se ti ordinano il blocco della spesa, non si può innalzare il livello della qualità della vita nelle città». Se dal vertice di domani arrivassero risposte concrete dal Governo del cambiamento, il sindaco garantisce «massima cooperazione da parte della città e della nostra amministrazione. Ma se invece il cambiamento sarà solo propaganda o peggio ancora compressione dei diritti delle persone più fragili, il ministro deve sapere che noi stiamo con gli oppressi e non con gli oppressori. Se Salvini ci vuole aiutare a sottrarre alla camorra l’edilizia popolare pubblica noi condividiamo il suo ragionamento – conclude – ma non condividiamo l’invettiva contro i centri sociali che non compiono alcuna occupazione illegale ma piuttosto svolgono un lavoro egregio che lo Stato dovrebbe sottolineare con positività».
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