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Salva-Napoli, parla l’assessore Baretta: “Ecco a cosa servono le ultime mosse di Pd e 5 Stelle sulla legge di bilancio”

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NAPOLI – Domanda semplice semplice: assessore Pier Paolo Baretta, allora missione compiuta? Risposta semplice semplice: “Non ancora, si vedrà nei prossimi 15 giorni“.

A parlare con l’uomo in missione al Mef di Gaetano Manfredi per la questione salva-(bilancio di)Napoli, non è ancora questo un giorno per festeggiare. Il giorno per poter considerare la missione compiuta: aver salvato il capoluogo partenopeo dal dissesto sotto il mare di 5 miliardi di debiti.

Ma, gli si fa presente, filtra un certo ottimismo per gli emendamenti del Pd e dei 5 Stelle alla legge di bilancio che inizia il suo iter in Parlamento…

“Il loro principale obiettivo è quello di mettere la questione-Napoli davvero all’ordine del giorno del Governo”.

Ancora nessuna vera intesa con Palazzo Chigi, allora?

“Il Governo deve affrontare la questione. Io credo che la volontà politica ci sia. E che nei prossimi 15 giorni il confronto diventerà più serrato”.

Fatto sta che nulla, quindi, rispetto agli aiuti del Governo centrale per rimettere in sesto il bilancio del Comune di Napoli e, di conseguenza, far riavere una certa agibilità amministrativa a Palazzo San Giacomo, è deciso. Nel senso che gli emendamenti presentati dai partiti di Giuseppe Conte e di Enrico Letta (che vanno dal commissariamento all’accollo da parte di Roma dei debiti storici) sono, per ora, più un indizio di come continui ad essere complessa la partita tra Napoli e Roma che il risultato finale.

Per quello ci vorrà tempo. Raggiunto al telefono, è ancora Baretta a chiarire: “Per ora, ancora nulla di concreto: il lavoro istruttorio è lungo e non semplice. Stiamo ancora lavorando sui numeri”.

Come dire: avere fino a 1 miliardo di aiuti dalla Capitale, come da proiezione degli emendamenti, per ora, è come mettere già in bacheca il terzo Scudetto del Napoli.

E quindi: la presentazione dei correttivi pentastellati e dem, per ora, valgono nè più nè meno di un pressing lanciato verso via XX Settembre e Palazzo Chigi.

Ma non solo. La partita, come dimostra proprio la mossa di 2 dei 3 partiti sottoscrittori del Patto per Napoli (Pd e Movimento 5 Stelle, per l’appunto), è anche molto politica: non è fatta solo di freddi numeri.

Infatti, la deciderà solo il voto delle Camere in occasione della legge di bilancio. Solo allora si vedrà se, come e a che prezzo sarà portata a casa. E, per sperare in un buon risultato, c’è bisogno di ricamare ancora tanto soprattutto con l’ala destra della maggioranza che sostiene Draghi: con la Lega e Forza Italia.   

Ma assessore, intanto, rispetto a ieri, è più o meno positivo? O, per meglio dire in questo periodo, è più ottimista?

“Resto fiducioso”: risposta semplice semplice. 

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