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Rifiuti stazione Tav, nel cantiere adesso arriva il Parlamento

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Napoli –  La commissione bicamerale per i reati di ecomafia sarà ad Afragola martedì prossimo alla stazione Tav, dove si stanno svolgendo le trivellazioni. Era nell’aria e alla fine i sospetti della Procura di Napoli Nord su quanto era nascosto, occultato, o per meglio dire tombato, sotto la Tav si sono concretizzati negli scavi avvenuti in questi giorni e che termineranno questa mattina.

Sotto il parcheggio, in parte sequestrato dai pm, sono stati trovati rifiuti. Adesso c’è da capire di che natura siano e se abbiamo o meno intaccato la falda acquifera e, quindi, avvelenato l’ambiente circostante. Sono stati i carabinieri della Forestale ad estrarre dal sottosuolo materiale che adesso si teme possa risultare nocivo. Nelle prossime ore saranno anche possibili degli scavi ancora più profondi.

Per ora si indaga per traffico illecito di rifiuti, ma l’inchiesta è tutt’altro che aperta a scenari ancora più devastanti. La cautela è d’obbligo, come anche la precisione nel lavoro. Ma non è finita qui. L’azione dei carabinieri della Forestale è stata mirata e centrata anche verso un altro obiettivo determinato da un’inchiesta parallela nata quasi per caso proprio dopo una indagine del Corpo.

Il 18 luglio la Procura di Napoli Nord aveva disposto il sequestro probatorio del parcheggio ovest della stazione Tav di Afragola.La task force impegnata nei controlli era formata da carabinieri del Nas, dell’ispettorato del lavoro e del nucleo forestale. Rete Ferroviaria Italiana aveva già spiegato di aver provveduto a bonificare i terreni prima di costruire. Si era iniziato a scavare in due punti.

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