Il Consiglio regionale della Campania accelera su due fronti: voto a luglio e listini bloccati. Nei prossimi giorni – come annunciato dal ministro per gli Affari regionali – Francesco Boccia – il comitato tecnico-scientifico potrebbe dare l’ok alla consultazione elettorale in estate (come richiesto da Vincenzo De Luca). Ma con una raccomandazione: adottare misure di contenimento per la campagna elettorale. Tradotto: modificare la legge elettorale con le preferenze per evitare cene, incontri pubblici e assembramenti.
I contatti tra Pd-Forza Italia e Cinque stelle per varare la nuova legge elettorale (listini bloccati) sono già partiti. C’è grande sintonia (al netto di qualche commento pubblico). C’è un ostacolo: neutralizzare eventuali ricorsi sull’incostituzionalità di un sistema elettorale senza preferenze. La Corte Costituzionale chiamata a pronunciarsi sul vecchio Porcellum dichiarò incostituzionale i listini bloccati ma in un solo punto: la lunghezza delle liste. Con le liste corte, non sussistono vizi di costituzionalità. Vanno dunque ridisegnati collegi elettorali in Campania. I partiti hanno già pronta la soluzione: le vecchie Asl (13) in cui era suddiviso il territorio della Regione Campania prima della riforma che le ha portate a 7.
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