Reddito di cittadinanza, caos ai Caf di Napoli: il calvario di Stefania

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Napoli – Reddito di cittadinanza, a Napoli è subito caos. Dopo una partenza apparentemente al rallenty, negli ultimi giorni si sono moltiplicate a dismisura le richieste di sussidio presentate agli sportelli dei Caf cittadini e, stando a quanto riferito da alcuni operatori, starebbero aumentando in maniera assai consistente soprattutto le domande dei lavoratori a nero. Quelli, per intenderci, del tutto sconosciuti al Fisco.
Una situazione labirintica resa ancora più scivolosa da alcuni corto circuiti comunicativi che stanno mettendo in difficoltà non pochi cittadini. È il caso di Stefania Forgione, 49enne disoccupata nonostante una laurea in tasca, che si è vista negare l’accesso al sussidio a causa di un errore di un errore di comunicazione tra le Poste e l’Agenzia delle Entrate.
A raccontare il singolare episodio è il quotidiano “Il Mattino”, che sull’edizione di oggi riporta il calvario che la malcapitata sta vivendo. Stefania Forgione, moglie e madre di due studenti universitari, non attraversa un periodo felice sotto il profilo economico. Da tempo disoccupata, la 49enne ha quindi deciso di presentare domanda per il Reddito di cittadinanza. La sua pratica sarebbe però stata bocciata a causa di una mancata comunicazione tra le Poste e l’Agenzia delle Entrate, con le prime che non avrebbero informato che il buono fruttifero non esiste più e ora presente nell’Isee 2019 per due volte. Un errore che le avrebbe fatto sforare i parametri entro i quali è necessario rientrare per ottenere il sussidio. Una situazione paradossale, classico esempio di malaburocrazia, in cui è rimetterci è come sempre il malcapitato nucleo familiare che cerca di capire come sbarcare il lunario.
In questo marasma amministrativo non manca poi chi, tanto per cambiare, cerca di fare il furbo. A darne notizia è ancora “Il Mattino”, il quale spiega che negli uffici Caf di Napoli Nord, in particolare a Scampia, Miano e Secondigliano, negli ultimi giorni si sta verificando un vero e proprio assalto di ambulanti. Commercianti a nero che, non rendendo alcuna dichiarazione al Fisco, risultano di fatto nullatenenti. L’obiettivo dichiarato, dunque, è quello di riuscire a incassare il sussidio fino a quando non arriverà la chiamata al lavoro precario che dovrebbe essere proposta dai cosiddetti navigator. Un impiego che però in tanti fanno già sapere di non avere alcuna intenzione di accettare. Insomma, il “bancariello” nonostante tutto resta ancora molto più conveniente.
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