Qui rido io: Come sta un berlusconiano al tavolo del centrosinistra

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 4 minuti
NAPOLI – Stanislao Lanzotti: classe 1975, fin da ragazzo in Forza Italia, capogruppo dei berlusconiani nell’ultima consiliatura a Palazzo San Giacomo. 
 
“Stani per gli amici”.
 
Costruttore.
 
“Di professione e in politica”.
 
L’ultima sua costruzione è la lista “Azzurri per Napoli”.
 
“Da mesi ho lasciato Forza Italia. Ora mi definisco allenatore dei candidati che ho messo in campo”.
 
Nel campo opposto a quello di Forza Italia: in quello del centrosinistra.
 
“Perchè Gaetano Manfredi rappresenta il terreno più fertile per far crescere il nostro progetto politico di centro, liberale e riformista”.
 
Come si sente un berlusconiano nel centrosinistra?
 
“Benissimo. Si sta lontano da Salvini e dai sovranisti, oltre che al riparo dalle capate che si danno in Fratelli d’Italia”.
 
Qui rido io.
 
“Non voglio dire che qui, nel centrosinistra, comando io. Ma dico che le nostre idee, qui, subito hanno trovato un riconoscimento”.
 
In “Qui rido io”, Mario Martone racconta anche la storia di un plagio di Scarpetta.
 
“Presunto plagio. Manfredi, invece, con la sua serietà e la sua maggiore qualità, che è quella di saper ascoltare e fare sintesi, in maniera trasparente ha accolto nel programma il nostro punto di vista: non c’è plagio, non c’è trucco”.
 
Ma il vostro punto di vista, per passare dal centrodestra al centrosinistra, sarà pur cambiato.
 
“No, è sempre lo stesso. Si ricorda un anno e mezzo fa i manifesti 6×3 che feci fare con Forza Italia e che davano risalto ai progetti che volevamo per Napoli? Ecco: sono rimasti quelli”.
 
Centrodestra o centrosinistra, nulla cambia.
 
“Centrodestra e centrosinistra indicano due categorie superate. Qui occorre misurarsi sulle cose, sull’amministrazione della città che non ha un colore politico”.
 
A furia di dire questo, per Antonio Polito, Napoli sconta una democrazia che funziona male: senza classi dirigenti e partiti alternativi che si confrontano. Da qui amministrazioni poco efficaci.
 
“In teoria è così. Ma qui, purtroppo, il centrodestra è balcanizzato”.
 
In settimana, sul Corriere del Mezzogiorno, anche il coordinatore cittadino di Forza Italia, Fulvio Martusciello, ha sostenuto quest’analisi.
 
“A Martusciello e a Forza Italia lancio un ponte. Si possono fare cose assieme”.
 
Esempio.
 
“Manfredi ha accolto la nostra idea di gestione del patrimonio immobiliare del Comune. So che in Forza Italia tanti la pensano come me”.  
 
Sui giornali la sua lista è etichettata come quella dei “transfughi”.
 
“Mi viene da ridere. Perchè noi ci siamo confrontati sulle cose da fare per Napoli. Altro esempio: il mare. Non vogliamo più che si dica che Barcellona è una Napoli che ce l’ha fatta. Anche la nostra città ce la deve fare”. 
 
Per Manfredi siete la chiave per arrivare ai salotti buoni di Chiaia e Posillipo.
 
“Tutto il centrosinistra si è ritrovato d’accordo nell’affidare a me la scelta della candidata presidente alla Prima Municipalità: con Giovanna Mazzoni mi prendo tutta la responsabilità politica, umana e culturale del caso”. 
 
Quella Municipalità ha avuto un presidente di centrodestra.
 
“Con scarsi risultati. Al suo posto, mi sarei incatenato agli alberi del Virgiliano pur di non farli abbattere. Mancano al nostro paesaggio”.
 
Le manca anche Berlusconi, dica la verità.
 
“Certo che mi manca. Come Maradona”.
 
Il presidente è ancora in vita.
 
“Non potrò mai dimenticare tutte le volte che ho avuto l’opportunità di stare con lui. Le lezioni di Padre Gianni Baget Bozzo, l’organizzazione della Nave Azzurra: quanti bei ricordi”.
 
Oggi il Cav firma un bell’intervento su Avvenire.
 
“Il Cav rimane un genio”.
 
Da zero a dieci, quanto lo vorrebbe Presidente della Repubblica?
 
“Undici”.
 
Da zero a dieci, quanto teme il ricorso al Tar di Forza Italia per escludere la sua lista per la candidata “a sua insaputa”?
 
“Zero. Mi dispiace che un errore della Baiano sia strumentalizzato politicamente. Ma sotto l’aspetto giudiziario, io sarei solo una parte lesa”.
 
Da zero a dieci, quanto è soddisfatto dell’operazione-Moretto? Dopo le polemiche, nella sua lista, non ha candidato il padre leghista fino a qualche settimana fa, ma la figlia.
 
“Sono molto soddisfatto. Romina è una persona perbene e in gamba, un valore aggiunto”.
 
Manfredi che ne dice?
 
“Manfredi è contento: è inclusivo”. 
ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it