“Non ha potuto dire di no. Per educazione e per mantenere un certo rapporto. Ma fosse dipeso da lui, avrebbe fatto volentieri a meno di quella visita. Non ha mai gradito che il Napoli finisca strumentalizzato nelle campagne elettorali”.
Chi ha parlato con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha raccolto questa confessione. Con al centro lui: Catello Maresca, il candidato sindaco del centrodestra che questa mattina, appena liberatosi dalla quarantena che l’ha tenuto fermo per una settimana (sebbene già ieri si sia rivisto nel suo comitato elettorale coi fedelissimi Nicola Mercurio, Michele Riggi e Michele Pisacane), si è fiondato a Castel di Sangro, dove è in ritiro la squadra azzurra.
Martedì scorso, prima che fosse avvisato di aver avuto un contatto con un positivo al Covid, Maresca aveva incontrato Hugo Maradona. Oggi, ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato: dal calcio.
E tant’è. Dopo le polemiche per il fratello di Diego che si è scoperto incandidabile in quanto senza cittadinanza Ue, dicevamo di De Laurentiis.
Già ieri, il numero uno del Napoli, che naturalmente già sapeva della visita di Maresca alla squadra di oggi, ha avuto modo di parlarne anche con Gaetano Manfredi, il suo diretto competitor.
E questa volta, per una sorta di par condicio, è stato proprio il patron del Napoli a sentirsi in dovere di invitare il candidato sindaco del centrosinistra a dare un saluto alla squadra. Cosa che, infatti, dovrebbe essere inserita nell’agenda di Manfredi già prima di Ferragosto.
Sta di fatto che, al di là di un atteggiamento equidistante di prassi per un imprenditore che dovrà avere a che fare con chiunque dei due rappresenterà Palazzo San Giacomo, è nota la vicinanza di DeLa al Governatore De Luca, uno dei principali sponsor di Manfredi.
E, di conseguenza, Maresca, dalla sua trasferta a Castel di Sangro, più che un filmato di 9 secondi che ha postato sulla sua pagina Facebook in cui lo si vede mentre saluta per un attimo Insigne e qualche dichiarazione ai cronisti presenti, non ha cavato.
Certo, lo si è notato in ogni caso felice come un bambino di poter dichiarare a proposito proprio del capitano che avrebbe messo “una parola buona con De Laurentiis” a proposito del prolungamento del suo contratto. E che è “bello partecipare anche tecnicamente e tatticamente” alla vita della squadra.
Per lui, imbarazzo o meno di De Laurentiis, sono soddisfazioni.
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