Pugnalata da tre donne alla Torretta di Chiaia, dietro il raid sospetti e gelosie (I NOMI)

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Napoli – Pestaggio culminato in una raffica di fendenti, ci sarebbe la gelosia alla base della micidiale aggressione avvenuta ieri pomeriggio alla Torretta di Chiaia. È questo l’inquietante retroscena che emerge all’indomani dell’arresto delle tre responsabili del raid: le sorelle Antonella, Giuseppina e Tina Santaniello, rispettivamente di 51, 46 e 41 anni. Le donne avrebbero infatti picchiato e accoltellato la 31enne Adriana Aiello, in quanto sospettata di aver intrattenuto un’amicizia troppo “affettuosa” con il marito della maggiore delle sorelle.

Una storia intricata, frutto avvelenato di un ginepraio di sospetti e gelosie mai sanate. Sta di fatto che quello che ne è scaturito è stato a tutti gli effetti un raid studiato fin nei minimi dettagli. L’aggressione è avvenuta poco prima delle 13 di ieri nel pianerottolo antistante l’abitazione in cui vive Aiello, residente in vico Santa Maria della Neve, a due passi dalla riviera di Chiaia. Dopo essere riuscite a farsi aprire la porta, le tre malintenzionate si sono infatti subito scagliate contro la 31enne. Mentre Giuseppina e Tina sferravano una prima raffica di calci alla malcapitata, Antonella Santaniello si preoccupava di trovare il telefonino della giovane donna nel tentativo di trovare un indizio che certificasse l’avvenuto tradimento. Non è dato sapere cosa la 51enne abbia effettivamente letto sul display, ma quel che è certo è che pochi istanti dopo ha estratto il coltello che aveva portato con sé e ha sferrato almeno tre coltellate all’indirizzo della vittima. Stando a quanto riscontrato poi dai medici del Loreto Mare, il fendente inferto all’inguine poteva rivelarsi fatale.

Individuate già nella prima serata di ieri e portate negli uffici del commissariato San Ferdinando, le sorelle Santaniello sono state dunque tratte in arresto. Pesanti le accuse formulate a loro carico dal pm titolare del fascicolo: tentato omicidio, rapina aggravata, porto illegale di arma bianca e danneggiamento. Per tutte è quindi scattato l’accompagnamento nella casa circondariale di Pozzuoli, dove rimarranno in attesa che un giudice ne decida le sorti. Stando a quanto emerso dalle indagini rapidamente condotte dai poliziotti della riviera di Chiaia, dietro il brutale accoltellamento ci sarebbe un sospetto tradimento. Uno sgarro imperdonabile, che la maggiore delle sorelle avrebbe deciso di pulire con il sangue.

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