Torre del Greco (NA) – L’ombra del racket torna ad allungarsi su Torre del Greco ma la città corallina decide di rispondere scendendo in piazza e mettendoci la faccia. Sono oltre un centinaio le persone che stasera si sono radunate al corso Garibaldi, all’esterno del pub Red Hot Tower, danneggiato la notte scorso da un attentato dinamitardo di chiara matrice intimidatoria.
Le luci sono accese e l’attività funziona regolarmente: a rimanere chiusa è una sola sala, quella interessata dall’incendio che ha mandato in frantumi vetrate, tavoli e sedie: «La cosa che crea più amarezza – ha detto il sindaco di Torre del Greco – è il fatto che si avverta chiaramente l’odore acre della roba bruciata ma questa sera questi imprenditori hanno saputo dare la risposta più adeguata a chi pensava di metterli in ginocchio e ha compiuto questo atto vigliacco. Porto il saluto del questore di Napoli Antonio De Iusu, che mi ha detto di essere vicino alle vittime di questa vicenda e a tutta la città, come ringrazio per il loro lavoro le forze dell’ordine». «Sono contento della risposta dei cittadini, ringrazio per la vicinanza istituzioni, organismi e associazioni che mi hanno supportato dal primo momento che si e’ diffusa la notizia. Voglio pero’ sgomberare il campo da ogni illazione: quest’episodio non va letto come il ritorno della criminalità in questa parte della città».