Prostituzione asiatica a Napoli, la rabbia dei residenti è per la nazionalità delle squillo

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Napoli – Siamo a due passi dalla stazione centrale di Napoli a corso Arnaldo Lucci diventato ormai nel tempo, insieme al vicino quartiere Gianturco, un vero centro di prostituzione a tutti gli effetti. Il fenomeno su queste strade che portano verso la periferia orientale della città è sotto gli occhi di tutti da anni. Ma a far scattare la rabbia dei cittadini è la nazionalità delle squillo, molte di esse sono orientali. Con il caso mediatico suscitato dal Coronavirus, finalmente i cittadini, prendono posizione in seguito alla paura legata al virus proveniente dalla Cina.

Nonostante ciò il giro del sesso illegale continua tra il corso Arnaldo Lucci , via Marina e persino il vicino quartiere Poggioreale. Per molti cittadini queste zone sono ormai una vera e propria “Chinatown” del sesso e continuano ad arrivare i clienti. Mentre alcuni cittadini, prima passivi al fenomeno, ora insorgono per timore della possibile trasmissione del virus. Ma in Italia la prostituzione resta un fenomeno completamente illegale, mentre le aree dove vengono messe “in vendita” le donne, asiatiche o non, diventano sempre più degradate, ma nessuno prima di oggi si era mai lamentato di questo.

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