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Da ‘Pronto, Raffaella?’ a pronto Catello: il giorno del sì tra Maresca e il centrodestra

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Napoli – Il giorno del sì definitivo, del matrimonio tra Catello Maresca e il centrodestra dopo un anno di relazione semiclandestina, per Silvio Berlusconi, è iniziato all’insegna dell’amarcord. 

Sfogliando il Corriere della Sera, un pezzo gli ha ricordato i bei vecchi tempi andati, quando corteggiò la mitica Raffaella Carrà con un camion carico di azalee.

Erano, più o meno, i tempi di ‘Pronto, Raffaella?’, e il Cavaliere fece di tutto per portare la showgirl in Mediaset. Ci riuscì, per la cronaca, solo nel 1987, con un contratto miliardario.

E tant’è. Al Cav, oggi, è bastato meno (sicuramente in spesa di azalee) per portare Catello Maresca a far parte della sua corte. Il magistrato candidato sindaco di Napoli, in realtà, già c’era fin dallo scorso anno, quando fu presentato ai massimi esponenti di Forza Italia da Mara Carfagna. Oggi, 6 luglio 2021, in vista delle elezioni comunali a Napoli, la relazione è uscita solo allo scoperto.

Parafrasando il titolo della trasmissione della Carrà: Maresca si è fatto trovare pronto.

Già stamattina, quindi, il coordinatore regionale degli azzurri, Mimmo De Siano, ha raccontato i particolari di come è sbocciata la storia: manco a dirlo, con una telefonata.

“Pronto, Catello?”: dall’altra parte del filo, era Berlusconi.

“La telefonata del Presidente a Catello Maresca sgombra il campo da ogni dubbio – ha raccontato De Siano – Siamo pronti a sostenere il progetto ‘Per Napoli’ con il nostro simbolo”. 

Il promesso sposo, nel pomeriggio, l’ha messa così: “Sono contento dell’adesione convita di tutte le forze politiche del centrodestra al ‘Progetto Napoli’ che da settimane vado propugnando in giro per una città sempre più sofferente ma con una grande voglia di riscatto dopo oltre trent’anni di governo della sinistra. E sono felice del fatto che si sia discusso di programmi e non di persone, simboli o ideologie. Questa concretezza dei leader del centrodestra (Matteo Salvini si è detto “d’accordo su tutto con lui”, ndr) mi dà la convinzione – ha confidato Maresca – che ora sia davvero possibile cambiare il destino di Napoli, da troppo tempo usata dalla sinistra come camera di compensazione e bilanciamento di posizioni di potere romane”.

E quindi: ci si dimentichi del Maresca civico, del “me ne fotto dei partiti” e del “non sono nè di destra nè di sinistra” nel tentativo di conquistare voti da ogni dove sul solco del primo De Magistris. I sondaggi hanno impietosamente bocciato questa linea. Da oggi, si cambia. 

Si cambia strategia. E inizia per l’ex pm della Dda una nuova campagna elettorale.

Lo suggella la stessa Carfagna su Twitter: “Auguri a Catello Maresca e alla sua coraggiosa proposta civica per Napoli, da oggi ufficialmente sostenuta anche dal centrodestra. Adesso avanti tutta”.

La esalta Fulvio Martusciello, coordinatore cittadino di Forza Italia: “Questa non è la sfida di Catello, ma dei napoletani. Per questo rivolgo loro un appello: partecipate con noi a questa campagna elettorale, le nostre liste sono aperte alla società civile”.

La canta Salvatore Varriale dell’associazione “Insieme ci siamo”: “La telefonata tra il Presidente Berlusconi e Catello Maresca cancella ogni incomprensione e avvia una nuova narrazione. Le forze politiche, con le loro storie e i loro uomini, sono in campo per il suo progetto”.

Silvio, assieme a Matteo Salvini e Giorgia Meloni (“Anche a Napoli il centrodestra si presenta compatto”), chiama. Maresca risponde.

Ai tempi della Carrà, bisognava indovinare il numero dei fagioli in un vaso. Ora solo il candidato sindaco giusto. 

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