Non ci sono i testimoni, né i parenti e gli amici stretti. Quando è il momento il sindaco toglie la mascherina e inizia la celebrazione. Rosa e Pasquale si promettono amore ai tempi del Coronavirus.
Ci sono solo il primo cittadino di Marano, Rodolfo Visconti, una dipendente e loro due.
Ma gli occhi pieni di emozione di Rosa riempiono la stanza. E’ vestita con un abito verde, il colore della speranza. Alla fine della promessa nessun bacio, né stretta di mano. “Non possiamo festeggiare neanche andando a mangiare una pizza” dicono ma senza alcun accento di lamentela nella voce. I corridoi del Comune sono deserti, per ricordo solo una foto fuori al cortile. Perché non hanno potuto chiamare neanche un fotografo. Fa nulla, i loro sorrisi sono lo scatto migliore di questi giorni così difficili per tutta l’Italia.
Si amano da dieci anni e sognano di sposarsi da tempo. Le nozze di Rosa Emanuela Marfella di Napoli e Pasquale Credentino di Marano sono fissate per giugno. “Ma la data non la diciamo – confessa Rosa – per scaramanzia. Certo è stato un po’ triste non avere accanto i nostri cari in questa giornata, ma li abbiamo sentiti comunque vicini grazie ai social”. Sperano che presto sarà tutto finito e che tra tre mesi potranno coronare il loro sogno d’amore, stretti nell’abbraccio di genitori e amici. Loro che già hanno sofferto per vicende personali un periodo che definiscono “buio”. “Abbiamo scelto – spiega Rosa ancora con la voce rotta dall’emozione – di scambiarci comunque le promesse non solo per motivi tecnici legati ai tempi che devono intercorrere tra le pubblicazioni e il matrimonio. Ma soprattutto perché in questo momento avevamo bisogno di cose belle, di essere positivi, ora che la normalità e la progettualità sembrano mancare. Un messaggio di speranza, della vita che va avanti e dell’amore che vince su tutto”.
Anche sul Coronavirus. Come dei promessi sposi dei nostri tempi.