Napoli – È stata Italia Viva a gettare il sasso nello stagno. Gennaro Migliore l’ha detto chiaro e tondo: si facciano le primarie per scegliere a Napoli il candidato sindaco del centrosinistra (più Movimento 5 Stelle).
La linea ha avuto anche l’ok di Ettore Rosato. E lo stesso Migliore sembra proiettato a scendere in campo personalmente.
C’è chi, però, davanti alla parola “primarie” non nasconde la propria perplessità. Un vecchio compagno di partito (ai tempi di Rifondazione Comunista) di Gennaro Migliore, ad esempio: l’ex sottosegretario del Conte 2 Peppe De Cristofaro. Il quale, ora, è stato appena confermato nella segreteria nazionale di Sinistra Italiana guidata da Nicola Fratoianni.
Le primarie sono cosa buona e giusta? “Mah. Sono tali se si prospettano candidature basate su piattaforme politiche e programmatiche diverse“. E allora questo è proprio il caso di Napoli, gli si fa notare: Gaetano Manfredi è caldeggiato dai riformisti; Roberto Fico da chi si sente più di sinistra.
Alzata di sopracciglia. “Credo che sia più giusto cercare l’unità attorno a uno di questi due nomi. Del resto, uno è quello del Presidente della Camera; l’altro è quello di un ex ministro… Personalmente, le ritengo due eccellenti candidature che non hanno bisogno di passare per le primarie“.
Sia Manfredi che Fico, secondo De Cristofaro, hanno la possibilità di far giungere centrosinistra e Movimento 5 Stelle a una sintesi.
“Lo schema – ragiona l’ex sottosegretario – comunque sarebbe quello di partire dalla coalizione Pd – sinistra – M5s che ha caratterizzato il Conte 2 e poi aprirsi“.
Sarebbe un modo per recuperare anche gli arancioni ad oggi rappresentati dalla candidatura a sindaco di Alessandra Clemente? “Certo – è la risposta di De Cristofaro – Quella di De Magistris è stata una esperienza con luci e ombre. Ma se si pensa che in campo c’è anche Bassolino, presentarsi alle urne con 3 candidati di area progressista sarebbe un errore. Il centrodestra, con Maresca, questa volta, potrebbe presentarsi ai nastri di partenza davvero in maniera competitiva. Per questo, chiedo a tutti uno sforzo di unità“.
Se l’unità del centrosinistra deve comprendere anche deluchiani e Italia Viva, ha più chance Manfredi di Fico a sentire la coordinatrice cittadina di Italia Viva, Graziella Pagano.
“Io non credo che il tema sia la sola unità del centrosinistra di una volta, ma quella di tutte le forze progressiste, compreso il nuovo Movimento 5 Stelle a guida Conte. Queste forze dovranno, insieme, definire un programma comune e una candidatura. Senza veti. Anzi, impegnandosi per una nuova legge che aiuti i Comuni in difficoltà economica“.
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