
Napoli – Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, lascia dopo 20 mesi di presenza in città e traccia un bilancio di quanto fatto in un incontro con i giornalisti. Centocinquanta interdittive antimafia emesse, e 50 tra ‘altarini‘ e murales della criminalità organizzata fatti rimuovere, un lavoro sui beni confiscati ai clan che porterà a breve alla trasformazione di Palazzo Fienga, fortino dei Gionta a Torre Annunziata in centro degli uffici della Polizia. Ma ci sono anche le cifre dell’ attività sulle amministrazioni locali; 35 i Comuni della Provincia visitati, e numerose le riunioni del Comitato per l’ Ordine pubblico e la sicurezza, con un’azione di stimolo sulle forze dell’ordine che ha moltiplicato i controlli ad Alto Impatto a Napoli ed in provincia. “Quando sono arrivato – ha detto il prefetto – mi sono reso contro che bisognava capovolgere la narrazione negativa sulla città, che una parte, largamente maggioritaria, che da’ luce a Napoli, e c’ è una fragilità su infrastrutture, mobilità, ciclo dei rifiuti che incide sulla vivibilità“. “E poi – ha aggiunto Valentini – c’è l’ ipoteca camorristica sulla città, che è devastante, coinvolge i giovani con la droga ed entra in tutti i cicli di produzione, dai rifiuti ai diversi comprati dell’ economia“. Valentini, in pensione da domani, rientra a Roma, ma annuncia che continuerà ad interessarsi di Napoli collaborando con istituzioni culturali e volontariato, sulle quali si espresso in termini elogiati.
Il fiore all’ occhiello dell’attività sulle amministrazioni locali (ieri ha inviato una lettera ai sindaci) del prefetto di Napoli, Marco Valentini, sono gli ‘orti sociali‘ che spuntano ad Afragola, dove il commissario prefettizio – ha detto Valentini – ha recuperato due milioni e mezzo di fondi non utilizzati da destinare a questa attività. Sui Comuni, Valentini ha espresso la propria preoccupazione. “È troppo alto il numero di quelli sciolti per camorra ed anche per incapacità a concludere la consiliatura. C’ è l’esigenza di nuova classe politica giovane” ha detto.
“Nel contrasto alla contraffazione ed all’ ambulantato abusivo c’è una debolezza delle Polizie locali , alle quali è principalmente affidata l’ azione di contrasto“. Ha aggiunto prefetto di Napoli, Marco Valentini, rispondendo alla domanda di un giornalista, sugli ambulanti abusivi che anche questo pomeriggio hanno occupato via Toledo e la Galleria Umberto I con borse false, stendendo a terra i loro lenzuoli. “Sono pochi – ha aggiunto il prefetto – e c’è una sproporzione tra questa attività e la loro capacità di repressione”.. “C’ l’ esigenza di un loro rafforzamento perché la contraffazione incide sulla immagine della città“.
Sono tre i temi principali dell’ azione del prefetto Marco Valentini: l’ attenzione ai minori, il contrasto alla diffusione delle armi e la rimozione dei simboli dell’ illegalità. Lo ha detto nel bilancio della sua attività che ha tracciato davanti ai giornalisti in Prefettura. “Devo riferire – ha detto parlando di una sua recente visita a Ponticelli, nella palestra della Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia – del feedback negativo da parte dei ragazzi di Ponticelli alle immagini della serie tv “Gomorra” girate nel loro quartiere“. Il prefetto ha ricordato anche l’immediata azione avviata dalle forze dell’ordine “delle t-shirt inneggianti alla camorra poste in vendita su Internet e subito sequestrate“.