Napoli – L’aveva fatto trapelare già prima di Ferragosto, nei giorni del ritiro di Castel di Sangro quando, il 10 agosto, pur senza invito ufficiale, si presentò davanti a Spalletti e la squadra il candidato sindaco del centrodestra, Catello Maresca.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, non voleva apparire di parte nella partita delle elezioni comunali.
Così, avvisato dell’arrivo di Maresca, per par condicio, subito si mise al telefono con Gaetano Manfredi, il leader del centrosinistra. E con l’ex rettore della Federico II rimase d’accordo così: o avrebbe anch’egli fatto visita agli azzurri in Abruzzo. O si sarebbe rivisto alla prima occasione utile.
Del resto, a differenza che con Maresca e il centrodestra, De Laurentiis comunque ha una frequentazione più datata e confidenziale con gli esponenti del centrosinistra. Non è un mistero che con il Governatore Vincenzo De Luca vanti anche un buon feeling. E che, con lo stesso Manfredi, fin dai tempi delle Universiadi, quando il San Paolo (oggi Maradona) ebbe un bel restyling, i rapporti non si siano mai interrotti.
Così, ieri, la prima domenica del nuovo campionato, De Laurentiis e Manfredi hanno pranzato assieme. Hanno discusso delle possibili collaborazioni tra il Comune e il club, oltre che della valorizzazione dell’impianto di Fuorigrotta.
“Entrambi vogliono mettere in campo progetti per le giovani generazioni”, confermano dai rispettivi staff.
In ogni caso, ADL non dimenticherà che il pranzo gli ha portato bene: il Napoli, poche ore dopo, ha battuto il Venezia. La Juve cara al suo commensale non è andata oltre il pari a Udine. Ci sarà scappato anche un messaggio di sfottò, come capita tra amici.
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