Napoli – “Sto elaborando il lutto”. Scherza Marco Gaudini, consigliere comunale che oggi insieme ad una ventina di altri consiglieri, assessori, portavoce di Napoli e provincia – per un totale di più di 200 iscritti – ha deciso di lasciare i Verdi.
Approderanno tutti nel Movimento Davvero dell’on. Michele Ragosta per costruire insieme alla rete Ecologia e diritti un nuovo partito che si chiamerà Ecologisti italiani. E che si presenterà alle prossime elezioni regionali.
Gaudini, oggi ormai ex consigliere comunale di Napoli dei Verdi, dopo quanti anni lascia il partito?
“Ho iniziato con i miei genitori che avevo 16 anni, oggi ne ho 32. Mi sono iscritto nel 2004. Praticamente sono cresciuto nei Verdi, pensate se sono arrivato a questa decisione quanto mi hanno fatto ‘sfasteriare’”.
Cosa, o chi l’ha fatta sfasteriare (stancare)?
“A livello regionale i Verdi sono ormai associati esclusivamente ad alcune battaglie che sicuramente rivendichiamo nel merito, come quella alla legalità, ma non nelle modalità. Abbiamo sottoscritto infatti uno statuto che ha come punti focali la tutela dei diritti della libertà oltre all’ambientalismo”.
Si riferisce al consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e alla vicenda del basso della madre abitato da immigrati?
“Non mi interessa la macchina del fango perché so cosa significa”.
D’accordo. Ma c’è una spaccatura quindi tra chi lascia il partito e il consigliere Borrelli?
“Sicuramente. Non condividiamo le modalità con cui porta avanti certe battaglie. Se non si lavora per comprendere le motivazioni alla base delle problematiche, si fanno solo denunce fine a se stesse. Finalizzate più a raccogliere like sui social e spazio sui media per l’accrescimento del consenso personale che per la risoluzione di certe tematiche”.
Le cosiddette borrellate, insomma.
“Ripeto non condividiamo quelle modalità. Ci tengo a dire che alla base della scelta di andare via c’è soprattutto l’assenza totale di una visione su un progetto politico. Il gruppo dirigente regionale e nazionale ha illegittimamente e ingiustificatamente commissariato il partito in Campania. Pensa più a tutelare certe posizioni e ai tatticismi politici, piuttosto che a lavorare per portare avanti le tematiche ambientali che mai come in questo momento sono sentite”.
Addio ai Verdi per abbracciare Davvero. I primi erano al tavolo della coalizione organizzato da Vincenzo De Luca, mentre i secondi no.
“Chiariamo subito che a quell’incontro i Verdi hanno preso parte senza tenere alcun confronto con nessuno. C’erano persone che non ci rappresentavano”.
Persone di Borrelli. Resta il fatto che Davvero, a cui ora aderisce, non era presente. Quindi alle regionali non sosterrete De Luca?
“Il nostro sostegno a De Luca non è così scontato. Proporremo con la nostra lista civica Ecologisti 4-5 punti e su questi ci confronteremo con i candidati regionali, ovviamente nell’area di centrosinistra”.
Nel senso che potreste sostenere anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris se si candidasse alla Regione Campania?
“Sì, siamo pronti a dialogare anche con il sindaco qualora si candidasse”.
E ai malpensanti che vedono in questo addio al partito un modo per avere più chance di essere eletti in un’altra lista che rispondete?
“Che non è assolutamente così. Siamo stanchi di vedere giovani che si impegnano e non vengono valorizzati, per interessi che nulla hanno a che vedere con la politica. Come quando il partito ha scelto di commissariare l’esecutivo cittadino con a capo una ragazza in gamba, di 17 anni, come Laura Capobianco. Vogliamo far parte di un soggetto politico capace di aggregare giovani su un progetto civico ambientale calato nella realtà. E che sia di respiro nazionale”.
Si candiderà alle regionali?
“Sì sono pronto a fare la mia parte alle regionali, ma anche a livello nazionale, magari un giorno candidandomi in Parlamento, un sogno. E, infine, di certo lavoreremo anche per la lista delle prossime comunali”.
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