Napoli – Spunta fuori la proposta di Alessandra Clemente come candidata alla presidenza della Regione Campania durante la riunione di deMa tenutasi nel primo pomeriggio. La cosa finisce là. Nessuno fa commenti. C’è anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris alla Domus Ars insieme al fratello Claudio, dove alle 15 si sono dati appuntamento i rappresentanti del coordinamento nazionale deMa, della segreteria politica e il gruppo deMa del Consiglio comunale. All’ordine del giorno le prossime regionali. Sul tavolo ci sono diverse ipotesi. E c’è lo scontro tra quelli che nel Movimento sono aperti anche a una lista nella coalizione di Vincenzo De Luca e dialogano sottotraccia col Pd. E chi invece lo esclude categoricamente. Ovvero Insurgencia, i centri sociali, comitati e movimenti ambientalisti. Sostenuti anche dai partiti di sinistra, come Rifondazione comunista, i Comunisti italiani, oltre ai Cobas per un fronte antideluca e la costruzione di una lista unica antifascista e antiliberista. Per Insurgencia e company la strada da battere è quella della convergenza civica con al centro il tema dell’ambiente e dello smantellamento della sanità. Con due opzioni messe sul tavolo durante la riunione: o dialogare con i Cinque Stelle, come caldeggia anche Sinistra italiana, quindi con una lista a sostegno della candidata presidente, Valeria Ciarambino. O se non c’è margine, andare da soli. Ma comunque essere in campo, con un candidato presidente civico. Ancora nulla trapela sui nomi. Di qualche giorno fa l’annuncio del sindaco di non candidarsi alle elezioni regionali. Ma la lista, come assicurano al termine della riunione alcuni esponenti di deMa, ci sarà. Anche se l’impressione è che piuttosto che un’opposizione compatta contro De Luca, in deMa si andrà alla spaccatura e al liberi tutti.
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