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Il pizzaiolo Sorbillo sfida De Luca: “Riaprire servizio da asporto in Campania”

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Napoli – Gino Sorbillo chiede a gran voce la riapertura delle pizzerie con il servizio di consegne a domicilio organizzando una sorta di petizione. Iniziativa che arriva nonostante la pandemia di Coronavirus in atto e l’ordinanza regionale di Vincenzo De Luca che vieta in maniera assoluta e categorica il servizio d’asporto e di consegne a domicilio per i locali e i ristoranti della Campania.

Il maestro pizzaiolo di Via Tribunali, che ha ormai esportato il proprio marchio in tutto il mondo aprendo diversi locali, è intervenuto sull’argomento con un post Facebook tuonando contro le decisioni del Governatore De Luca. Gino Sorbillo sostiene infatti che la Campania dovrebbe conformarsi al resto di Italia: “Stiamo raccogliendo i nomi delle pizzerie e dei locali disposti a riaprire alla fine dell’emergenza con le consegne a domicilio affidandosi alle varie società che effettuano il servizio delivery in tutte le Regioni”.

L’obiettivo è quello di fermare al più presto i “danni incalcolabili” che stanno derivando dalla serrata totale delle attività ristorative a causa del Coronavirus.

Evidentemente di parere diametralmente opposto è stato Vincenzo De Luca, che aveva commentato così la decisione di fermare le consegne a domicilio: “Se abbiamo 100 pizzerie che portano 10 pizze a 10 clienti, abbiamo stabilito 1000 contatti ravvicinati tra due persone. In dieci giorni sono 10mila contatti”. Evidentemente per Gino Sorbillo questi 10 mila contatti saranno tutti privi di rischi. Iniziativa quella del famoso pizzaiolo che sembra andare anche in direzione totalmente contraria all’appello lanciato stamattina dal Dottor Paolo Ascierto, sperimentatore del farmaco anti-artrite che in tanti casi sta sconfiggendo il Coronavirus, che su Facebook ha esortato i cittadini a non abbassare la guardia e a restare a casa. Il Dottore ha infatti affermato di vedere ancora troppe persone per strada quando si reca a lavorare in ospedale: “Restare a casa deve essere una priorità  perché ne va della vostra salute e di quella dei vostri cari”.

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