Ad un anno dalla rielezione di Luigi de Magistris a sindaco di Napoli, la deputata e consigliera comunale del PD Valeria Valente, che lo aveva sfidato nella corsa allo scranno di primo cittadino, lancia le sue accuse dalla sede regionale dei Democratici a Napoli in via Santa Brigida. Per Valente questo anno di amministrazione è un anno di promesse mancate da parte di de Magistris che – secondo la parlamentare – pensa alla politica e alla sua lista DemA e non ad amministrare la città.
Sono 22 le vicende amministrative partenopee su cui Valente punta l’indice, tutte promesse mancate – dice – di de Magistris. A cominciare dalla vicenda del disavanzo nelle casse comunali: tra il 2015 e il 2016, sottolinea Valente, si è creato un ulteriore buco di circa 173 milioni. Il famoso debito di un miliardo e mezzo con i fornitori ha solo cambiato destinazione: adesso il debito è con la cassa depositi e prestiti. Non è vero che la Giunta de Magistris ha azzerato i tempi di pagamento, dice Valente: per il sociale nel 2017 superiamo anche i 600 giorni.
Quello che non funziona nell’amministrazione de Magistris – denuncia Valente – è la scarsa capacità di riscossione e di combattere l’evasione. “Se nella previsione di bilancio lui dice che incasseremo 100 milioni e invece ne incassa 51 quel bilancio non reggerà.”
Non è vero, poi, che le tasse a Napoli sono diminuite, anzi sono aumentate. “Insomma – conclude Valente – è un’amministrazione che premia i furbi”.
E ancora: “Il Comune di Napoli – dice Valente – è quello che ha avuto più soldi delle altre città italiane, ma il sindaco non sembra mai soddisfatto e d’altra parte parla sempre di Napoli città autonoma, cadendo evidentemente in contraddizione.” Dalle partecipate ai trasporti, dalla vicenda ANM al mancato acquisto di autobus e treni per la metropolitana, ai ritardi nei pagamenti per i lavori alla funicolare centrale che dopo un anno di stop ancora non riapre, sono tanti i problemi con cui si scontra l’amministrazione de Magistris. E ancora: gestione del verde, piste ciclabili, bike sharing, nuovo stadio, gestione degli impianti sportivi, dismissione degli immobili comunali. Un’amministrazione – accusa Valente – che non riesce a programmare e spendere i fondi europei. Che non riesce ad assegnare gli alloggi popolari. E per finire non assicura scuole e insegnanti a sufficienza, e non ha previsto alcun finanziamento per il cosiddetto Reddito di Cittadinanza che si era affrettata ad approvare prima delle elezioni.