Pattuglie “rinforzate” ai Quartieri spagnoli: scatta il coprifuoco

Napoli – Il controllo del territorio innanzitutto. Questo perché la presenza dello Stato sul territorio, specialmente nei rioni più difficili, è la prima regola per ottenere risultati per mettere pressioni a camorristi e affiliati che in questo modo possono commettere errori. E allora succede che, proprio nel giorno della scarcerazione di “mezzo” clan Mariano dopo la sentenza in corte d’Appello, la polizia pattuglia centimetro su centimetro la zona prospiciente quella dove vivono i capiclan e coloro i quali devono fare ritorno a casa dopo quasi tre anni e mezzo di galera.

Così la scorsa notte, mentre in molti tra i vicoli a ridosso dei via Toledo si festeggiava e si esplodevano batterie di fuochi d’artificio, gli agenti della polizia di Stato dell’ufficio prevenzione generale, del commissariato Montecalvario e del commissariato  Dante, hanno preceduto al sequestro di 39 involucri di cocaina, dal peso complessivo di grammi 12,24 e 16 involucri di marijuana del peso complessivo di 1066,83. Un sequestro importante che toglie soldi alla camorra, al gruppo di affiliati che si occupano della prima fonte di guadagno della camorra: ovvero lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le sostanze sono state rinvenute in un edificio tra via Taverna Penta e vico Colonne a Cariati,  zona quartieri Spagnoli, in una busta nascosta in una all’interno della cassetta della posta. Si tratta della zona sotto il controllo del clan Mariano. I poliziotti hanno intensificato i controlli nella zona tra i Quartieri Spagnoli e il quartiere Chiaia che con l’approssimarsi del fine settimana è un’area molto “appetibile” per i pusher. Nel sequestro effettuato dalle forze dell’ordine non sono strati trovati né i custodi della droga, né i pusher. Ma con estrema probabilità era droga che avrebbe rifornito le piazze importanti e fruttuose dei Quartieri Spagnoli, prima tra tutte quelle della “sposa”.