Il Patto per Napoli che ha lanciato la candidatura di Manfredi

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Napoli – E’ stato un vero e proprio ‘Patto per Napoli’ firmato da Pd-5 Stelle e Leu a dare corpo e sostanza alla candidatura a sindaco di Gaetano Manfredi, l’ex rettore della Federico II.

Oggi, l’ex ministro dell’Università ha accettato la nomination per il centrosinistra e i pentastellati prendendo spunto proprio dal passo compiuto a Roma e firmato da Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza.

“Non una fusione a freddo, ma un’analisi dei problemi e delle soluzioni per risolverli – ha spiegato Giuseppe Conte – Muoviamo questo passo con determinazione: per prendere di petto la sfida, con realismo e concretezza. Quello stesso realismo dimostrato da Gaetano Manfredi che, fin da subito, si è detto pronto a lavorare per Napoli se fosse stato posto nella condizione di incidere sulla vita dei suoi concittadini e di trasformare le loro voci in capitoli di programma”.
 
“Il Patto – ha svelato ancora Conte – mette nero su bianco misure concrete per il territorio di Napoli, comprese le aree dove la depressione socio-economica ha morso con più ferocia: non sono parole al vento, ma il cambiamento che pretende di bussare alla porta dei cittadini. Un vaccino contro ogni rassegnazione e pessimismo”.
 
Enrico Letta: “Oggi è una bella giornata per Napoli, piena di prospettive interessanti e importanti. Manfredi sarà il sindaco della ricostruzione. Il Patto per Napoli è molto importante e sono contento di averlo firmato”.
 
Roberto Speranza completa il tris con un tweet: “Manfredi ha passione, forza e intelligenza per guidare Napoli. Con Conte e Letta siamo al lavoro per costruire una grande coalizione popolare”.
 
Manfredi scende in campo nel nome dell’unità, quindi. Politica e istituzionale. Tant’è che uno dei messaggi più importanti gli arriva da Piero De Luca, vicecapogruppo del Pd e figlio del Governatore Vincenzo: “Sosterremo al pieno delle nostre forze il Patto per Napoli. La città vive un dramma a livello di bilancio a causa delle precedenti gestioni disastrose, quindi rimbocchiamoci le maniche per risanare quei conti. Grazie a Conte e grazie a Manfredi che ha accettato la sfida”.
 
Con queste prime parole da candidato: “Napoli torna finalmente protagonista sullo scenario politico nazionale. Adesso possiamo partire tutti assieme per costruire la città del futuro. Un grande sforzo – spiega l’ex rettore – per mettere in campo le migliori energie della città. Ognuno deve fare la sua parte. Io farò la mia”.

Tutto bene ciò che finisce bene? La perfezione non è di questo mondo. A Manfredi resta il compito di allargare politicamente la coalizione. Recuperando, ad esempio, l’ala riformista di Italia Viva: “La candidatura di Manfredi è una buona notizia – commenta la leader dei renziani Graziella Pagano – Apprendiamo che vi è un Patto per Napoli tra Pd, 5 Stelle e Leu sul nome di Gaetano. Ma ricordo che il perimetro dello schieramento è più ampio e con esso è necessario che ci si confronti”. A parlare di primarie sono rimasti solo i Verdi. 

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