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Parco del Poggio, dopo 7 mesi la riapertura resta un tabù: giallo sui lavori

Ma l’assessore Borriello promette: «I lavori ripartiranno entro pochi giorni»

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Napoli – Verde pubblico allo sbando, dopo sette mesi la riapertura del Parco del Poggio resta un tabù e sembra essere destinata a esserlo ancora a lungo o quantomeno per un tempo al momento non meglio precisato. La circostanza emerge, tra le righe, dalla missiva inviata dal Comune di Napoli alla Municipalità 3. Dal documento si apprende infatti che «i lavori per la messa in sicurezza ripartiranno nei prossimi giorni» ma senza che si entri nel merito dei termini per la conclusione.  
La lettera è stata redatta dall’assessore comunale al Verde urbano, Ciro Borriello, il quale ripercorre le tappe del disastro ancora oggi irrisolto: «Dallo scorso 29 ottobre, in seguito alla devastante tempesta di pioggia e vento che ha colpito la città, per motivi di sicurezza il Parco del Poggio è rientrato tra le aree verdi indotte a chiusura. Pur senza risorse dedicate abbiamo operato con ogni sforzo possibile per la messa in sicurezza degli alberi ad alto fusto. Nei prossimi giorni ci sarà la ripresa dei lavori per la sistemazione delle condizioni deficitarie dei viali, dei muretti e delle balaustre, volti a rendere fruibile il parco e a predisporne l’apertura da qui a qualche settimana».
Una risposta, quella dell’assessore Borriello, che non soddisfa affatto il consigliere della Municipalità 3, Gennaro Acampora, sempre molto attivo sul territorio: «In pratica il Comune risponde senza dire nulla. Siamo al fallimento del verde pubblico in città, addirittura scrive che il parco è chiuso definitivamente. Ormai questa è diventata una vergognosa vicenda nonostante siano già passati sette mesi e i numerosi annunci fatti da esponenti vicini al sindaco». Il giudizio dell’esponente del parlamentino di via Lieti a Capodimonte è dunque impietoso: «Un parco che era punto di aggregazione di cittadini, famiglie del quartiere ma anche della città e della provincia, resta ad oggi abbandonato e in attesa di lavori che vengono sempre sospesi e non hanno una continuità, altrimenti non si spiegherebbero i sette mesi di chiusura. In tutta la zona, si veda la Pineta o gli alberi di via Nicolardi per non parlare delle altre aiuole in piazza Cavour o degli alberi in corso Amedeo di Savoia, vige ormai l’incuria più totale. Sulla gestione del verde pubblico il Comune ha fallito».
 
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